Il presidente della FIP Gianni Petrucci è stato intervistato da Andrea Barocci sul Corriere dello Sport. Un estratto delle sue parole.

Su Torino. Abbiamo toccato il fondo. Purtroppo il passato non ha insegnato nulla.
Io non entro nel merito, saranno gli organi che abbiamo attivato a fornire le risposte.


18 squadre in serie A sono troppe? E' ovvio che 18 sono tante. Ma è perché ci si è dovuti adeguare alla A2 a 32 club, che non poteva avere solo una promozione. Questo ha fatto sì che nascesse questa necessità prospettata dalle due Leghe e confermata dalla Fip. Ma dopo le ultime vicende si è arrivati alla decisione, rispettando i diritti acquisiti, di abbassare il numero delle partecipanti alla A.

Come si può aiutare il nostro basket? Il basket ha bisogno di leggi e riforme strutturali, ne abbiamo parlato con Giorgetti. Con la crisi economica che c'è e con le logiche imprenditoriali, noi e la Lega di A abbiamo espresso il nostro grido di dolore al Governo. Certo, quest'ultimo con le priorità che ha non potrà metterci in cima alla sua lista. Però sono sicuro che Giorgetti avrà una particolare attenzione per lo sport, e per la pallacanestro in particolare.

La Fortitudo e la Virtus Roma sono tornate in A. Sono due grandi realtà. Roma ha un passato fatto di uno scudetto, una Coppa Campioni, un Palasport pieno. Complimenti al presidente Claudio Tori. La Fortitudo ha una bellissima tifoseria e una straordinaria storia, fatta di cadute ma anche di risalite: il suo riaffacciarsi in A riaccende la passione per il derby, che sarà da record»

Due italiane in finale, Sassari in Europe Cup, Virtus Bologna in Champions. E' un segnale che, nonostante tutto, il basket non è all'anno zero.

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