Supercoppa, Virtus sconfitta da Milano in overtime: 86-93

VIRTUS OLIDATA BOLOGNA- EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 86-93 OT (22-20, 45-42; 64-59, 83-83)
La semifinale di Supercoppa ricalca lo stesso canovaccio della finale dello scorso anno che vedeva in campo i medesimi protagonisti: la Virtus si piega a Milano solamente dopo un supplementare. Le squadre sono ancora in rodaggio, ma hanno mostrato fin da subito tanta voglia di vincere. I migliori giocatori per Milano sono stati Shields e Leday, due reduci della passata stagione che avevano il dente avvelenato, anche se il canestro che ha cambiato la sorte del match, mandando le squadre al supplementare, lo ha segnato Ellis. Tra le fila bianconere ottime le prestazioni degli azzurri Pajola e Niang (tranne per l’ingenuità finale) e di Edwards, già leader della squadra di Ivanovic. Le note negative risiedono nelle percentuali ai liberi (64%) e a rimbalzo (12 carambole catturate in meno). Con Diarra lasciato in tribuna, la minore stazza sotto i tabelloni si è avvertita.
Cronaca: si alza il sipario sulla stagione della Virtus. Avviene al Forum di Assago, la terra dove le Vu Nere hanno compiuto un doppio saccheggio durante gli scorsi playoff che è risultato determinante per la conquista dello scudetto. Prima della palla a due si osserva un doveroso minuto di silenzio per rendere omaggio alla memoria di Giorgio Armani. La Virtus, targata Olidata, sarà una squadra da “small ball”. Ivanovic lascia in tribuna l’acerbo Diarra scegliendo di partire con Smailagic come centro nel quintetto titolare. In avvio di gara il più pimpante è Pajola che produce per sé e per i compagni. Il nativo di Ancona esalta le qualità atletiche del compagno di Nazionale Niang. Milano risponde con il “veterano” Leday che sfrutta bene qualche mismatch. Il primo quarto è equilibrato e vede la Olidata avanti di una sola incollatura: 22 – 20.
All’undicesimo minuto arriva il primo canestro in bianconero di Edwards. Dall’altra parte è Bolmaro a mettersi nei panni del go to guy in salsa meneghina. Jallow, schierato da ala forte, si dimostra eccessivamente falloso e Ivanovic deve limitare il suo utilizzo. Squillo di Shields e l’Olimpia si riporta a -1 (29 – 28). Entrambe le squadre rispondono colpo su colpo e nessuna delle due sembra in grado di compiere un parziale importante. Quando l’attacco bianconero è povero di idee la palla finisce nelle calde mani di Edwards. Per Bologna c’è qualche errore di troppo dalla lunetta, mentre Shields diventa il primo giocatore del match in doppia cifra per punti segnati. 45 – 42 al ventesimo.
Nell’intervallo viene premiato, e celebrato, Marco Belinelli. Si tratta della sua prima uscita ufficiale da brand ambassador e basketball advisor di Virtus.
Il terzo quarto inizia come il primo, con Pajola mattatore. Il suo scippo su Nebo fa infuriare Messina e la Virtus si porta a +9 (54 – 45). Milano risponde con un parziale di 6 – 0 e Leday chiama a raccolta il pubblico milanese chiedendo maggior calore. La coppia Smailagic-Alston fa saltare la difesa biancorossa e il terzo quarto si conclude, con un canestrissimo di Bolmaro sulla sirena, sul 64 – 59.
Nell’ultima frazione di gioco l’Olimpia mette maggiore aggressività in campo e, con pochi giri di lancetta, trova la parità a quota 64. Ivanovic è costretto a chiamare time out e a rimettere in campo Pajola. La Olidata si ritrova già in bonus di falli quando mancano ancora sette minuti al termine dell’incontro. E così Milano ne approfitta per sorpassare dalla lunetta con Ellis. Momento di difficoltà? No problem, palla a Carsen Edwards. L’ex Bayern Monaco realizza 5 punti che ridanno ossigeno, e vantaggio, alla Virtus. Lo scettro di MVP però lo vorrebbe Shields che segna le due triple consecutive del controsorpasso. La Virtus entra nell’ultimo minuto di gioco con 4 punti vantaggio, poi Leday accorcia le distanze dalla lunetta. Fallo in attacco di Niang, che esce per 5 falli, e pallone di nuovo nelle mani di Milano. Canestro di Leday che rimette tutto in discussione (80 pari). Edwards è infuocato e realizza 12 punti nell’ultimo quarto, compresa la tripla del +3 a 12 secondi dalla fine. Dall’altra parte Shields sbaglia il canestro del pareggio, sembra finito tutto, ma la palla carambola nelle mani di Ellis che spedisce le squadre all’overtime.
Nel supplementare la Virtus non segna quasi mai e a smuovere il punteggio ci pensa Leday dalla lunetta. Quando arriva la schiacciata di Booker la partita ormai è compromessa per i bianconeri che hanno finito la benzina, come testimoniano gli ultimi errori dalla lunetta. Finisce 86 – 93.
Tabellino
VIRTUS OLIDATA BOLOGNA- EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 86-93 OT (22-20, 45-42; 64-59, 83-83)
BOLOGNA: Vildoza 3; Edwards 21; Pajola 13; Niang 14; Accorsi NE; Smailagic 10, Alston jr 10; Canka NE, Hackett 0; Morgan 8; Jallow 2; Diouf 5. All.Ivanovic
MILANO: Mannion 3; Brown 9; Ellis 9; Booker 11; Tonut 0; Bolmaro 13; Leday 18; Ricci 6; Flaccadori NE; Diop NE; Shields 23; Nebo 1. All. Messina