La questione "derby in fiera" sta tenendo banco da ieri, e sta generando parecchie reazioni - quasi tutte negative - da parte dei tifosi di ambo le sponde.
L'idea appunto sarebbe quella di creare una struttura temporanea ad hoc all'interno di un padiglione della Fiera, tale da contenere più di diecimila spettatori, e di sfruttarla al massimo (anche per ammortizzare i costi di allestimento) giocando in maniera ravvicinata entrambi i derby, e possibilmente almeno un'altra partita di richiamo della Virtus, magari contro Milano.
In tal modo si garantirebbe la possibilità ai tifosi non abbonati di vedere un paio di partite di richiamo, e alla società bianconera di fare due ottimi incassi, un po' come è successo l'anno scorso per le due partite di Natale ed Epifania alla Unipol Arena, dove il palazzo era pieno ma non sono mancate le polemiche. Per quanto riguarda il derby in casa Fortitudo, anche se il presidente Pavani ha dichiarato più volte che si sarebbe disputato comunque al PalaDozza, farlo in Fiera garantirebbe un cospicuo incasso (200mila euro, ipotesi del Corriere), soldi preziosi per le casse societarie. Le date sarebbero una a Natale, e l'altra o a Capodanno o all'Epifania.

Come spiega Damiano Montanari su Stadio, l'idea - che coinvolgerebbe anche Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Fiera - sarebbe quella di fare una "Fiera del Basket", in cui i due derby sarebbero gli eventi di richiamo, ma anche con altre iniziative, come il torneo Next Gen riservato alle squadre under 18 della serie A.

In ogni caso, Luca Baraldi ha spiegato che l'idea originaria è della Virtus. Ecco le sue parole al Corriere di Bologna: L'iniziativa è nostra, siamo noi che attorno all'idea abbiamo coinvolto Lega, Fiera e Fortitudo, non c'è ancora nulla di deciso ma la mia speranza è che i due derby si possano giocare entrambi lì. Ci proviamo, vogliamo essere innovativi. Poi per quello in casa della Fortitudo bisogna chiedere a loro.

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