nba camp
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(foto Virtus Pallacanestro Bologna)
(foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Momo Diouf è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

Tu sei migliorato molto in lunetta. “Giorno dopo giorno si deve lavorare senza accontentarsi, e si deve pensare di fare sempre meglio. Il lavoro extra paga sempre: arrivare prima, stare sulle cose, non è solo l'allenamento che migliora ma anche il prima e il dopo”

Intanto un in bocca al lupo a Polonara. “Sapere che ha la mononucleosi ci fa male, ma cercheremo di giocare anche per lui”

Chi sono i trascinatori del vostro gruppo? “Non ce n'è uno di preciso, siamo un team molto compatto, non molliamo mai, e anche nei momenti difficili cerchiamo di ribaltare la situazione”

E' quanto successo dopo Belgrado. “Non ero presente, ma di certo il non aver fatto bene in Eurolega ci ha dato maggiori stimoli per il campionato”

Hai contratto per la prossima stagione? “In teoria sì”

Vorresti restare? “E' un gran bell'ambiente, ma ne parleremo dopo”

Il tuo sogno è l'NBA? “Da piccolo avrei detto di sì. Ora vorrei raggiungere il mio massimo possibile, essere un giocatore di Eurolega e, a fine carriera, non avere rimorsi”

Come ti trovi con Ivanovic? “E' molto esigente, specie nelle energie da mettere in difesa, fondamentale per restare in campo. Questo mi sta dando l'opportunità di giocare”

Taylor è stato un inserimento importante. “Tanto. Dopo la partenza di Holiday avevamo bisogno di qualcuno che muovesse la squadra e desse energia. Poi lo conosco, ho già giocato con lui a Reggio Emilia”

Cosa non ha funzionato con Holiday? “Non c'è qualcosa di specifico, puoi avere periodi buoni o sbagliati, lui era fermo da otto mesi e non è stato facile. Poi è successo quello che successo e posso solo augurargli il meglio”

Ora il livello europeo è tale per cui non puoi arrivare dall'NBA dopo una pausa. “Serve anche fortuna, essere nel contesto giusto: io l'anno scorso avevo iniziato bene in Spagna, poi mi sono infortunato”

Le chiavi delle vittorie a Milano? “Rimanere con i piedi per terra senza pensare tanto, nulla ci era dovuto e la cosa principale è stata rimanere uniti lungo tutta la partita, avendo loro giocatori come Mirotic e Leday capaci di fare canestri e ammazzare il nostro morale. Ma l'essere uniti ci ha aiutato tanto”

Shengelia è l'eroe del momento. “Lui tiene tanto a questo sport e questa squadra, giocare quando ti dicono di non farlo ed essere pure decisivo fa capire che tipo di giocatore sia. Io cerco di imparare tanto da lui”

Prima di gara 5 con Venezia è stato Shengelia a pregare Ivanovic di giocare. “Io ero in campo, ho sentito la sirena del cambio e l'ho visto entrare. Ho sperato che facesse bene, anche perchè capisco non sia stato facile stare 35' in panchina”

Si racconta che i suoi allenamenti siano durissimi, quasi come finali. “Durante gli allenamenti è una guerra tra macellai, io in primis. Diamo tanta intensità e questo si vede in campo nel modo in cui a testa bassa non molliamo mai”

Hai guadagnato minuti su Zizic. “Come compagno di squadra è super, e anche come giocatore: ha fatto l'NBA, l'Eurolega, e anche da lui sto imparando tantissimo. Incredibile come resti sempre calmo, concentrato, e come lavori sempre sodo. Poi quando ha la possibilità fa sempre molto bene, ha fatto svariate doppie doppie prima dei playoff”

A te piace più iniziare o finire le partite? “Non fa differenza essere nel quintetto base, ma finirle”

Le assenze di Polonara e Clyburn quanto hanno pesato? “Ivanovic non ci ha detto niente di particolare. Sicuramente è stato un bel colpo, la mononucleosi del primo e l'infortunio del secondo. Ci siamo rimboccati tutti le maniche, ora cerco di coprire anche il ruolo di 4 e ne approfitto per dimostrare che posso aiutare la squadra in tutti i modi. Poi speriamo che possano rientrare il prima possibile”

A livello tecnico cosa cambia, senza di loro in campo? “Alla fine il bello della nostra squadra è capire il momento in cui c'è bisogno di qualcosa. Senza Clyburn sta facendo bene Cordinier, i palloni vengono distribuiti diversamente: il problema non è una assenza, ma capire cosa si deve fare in campo”

La tua esperienza con la Nazionale e con l'allenatore della Nazionale. “E' sempre qualcosa di super, spero di fare bene all'Europeo se verrò chiamato”

Nel calcio andiamo male, nel basket qualche giovane lo sforniamo sempre. “Si vedono giocatori che vanno nei college, e ci sono tanti giovani che potranno uscire fuori”

Qualcuno dell'NBA ti ha chiamato? “Per ora nessuno, ma intanto pensiamo alla finale”

Per chi tifi? “Nessuno. Penso comunque che il campionato lo vincerà Oklahoma”

Come ti sei trovato con Banchi? “Benissimo, gli devo tantissimo perchè mi ha messo in campo contro l'Efes in Eurolega, non fosse stato per lui ora non sarei qua”

Vannacci dice che la Egonu non rappresenta l'Italia. Tu come reagisci davanti a queste dichiarazioni? “Io sono venuto in Italia con la mia famiglia per motivi economici, aver ottenuto la cittadinanza italiana e poter giocare qua mi rende molto fiero: vedo anche le storie di Niang, di Sarr, sono storie di integrazione che fanno bene a tutti. E dai ragazzi africani escono fuori un sacco di talenti”

Cosa temete di Brescia? “Temere è un parolone. Facciamo attenzione al fatto che hanno grandi giocatori come Bilan e Della Valle, al fatto che siano una squadra molto energica”

Bilan è un centro anni 80-90, molto diverso da altri nel suo ruolo. “E' fortissimo, è stato l'MVP per questo motivo. E' bravo nelle letture, forse non ha l'atletismo di un lungo moderno ma vede i compagni, li mette in ritmo, e questo fa la differenza”

Ti manca un po' di cattiveria? “Accetto le critiche costruttive. Di cattiveria ce n'è già abbastanza, quello che conta è l'agonismo dopo essere stato fermo per mesi”

Come si svilupperà la serie con Brescia? “Molto difficile, loro sono arrivati fino alla fine e questo vuol dire che sono in gas. Servirà tenere loro testa, stare concentrati e per il resto vedremo. Speriamo in Dio di poterci portare a casa il trofeo”

 

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Taylor a "Black and White": sono arrivato in un gruppo rodato. Voglio dare qualsiasi cosa sia utile alla squadra