(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Fortitudo Flats Service Bologna – Old Wild West Udine 68-54

Dolcissima, la Befana Fortitudo, che in Palasport sold out (e almeno un migliaio di richieste rispedite al mittente per mancanza di scranini) azzera Udine, inevitabile spauracchio dopo quanto successo all’andata, con una prova difensiva di quelle da tramandare ai posteri. Avversari annichiliti, prestazione di squadra pressochè immune da colpe, cambi che hanno fatto il loro dovere senza far calare più di tanto la pressione, e nuova prova di forza per un gruppo che, a questo punto, è ad un passo dalla qualificazione alle Final Four di Coppa Italia. Obiettivo di mezza stagione a cui nessuno pensava, ma che dimostra quanta strada, imprevista, i Caja’s stanno facendo.

La cronaca

Si parte con ennesimo minuto di raccoglimento (dopo Tesini, Arrigoni) complicato dalla sciocca scelta di far entrare i tifosi ospiti proprio nel momento del ricordo, e con cinque cesti ognuno di un giocatore diverso, contro una Udine fiacca in area. Così viene costruito un 21-11 di vantaggio, aggirando davanti e difendendo dietro, che viene aggiornato al 23-13 del 10’ senza una tripla infilata, né da una parte né dall’altra.

Il risveglio udinese dall’arco viene rintuzzato dalla verve di Giordano e dall’inesistenza ospite in area (32-19), e Caja può dare qualche attimo di riposo agli inamovibili senza pagare più di tanto. Alibegovic e Caroti ci provano, ma la Fortitudo non lascia particolari sbocchi ove andare a bussare, ed è 37-27 al 20’.

Ogden
Ogden (Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Diventa nervosa, la partita, ma il passare del tempo non è un male per Bologna che riesce a tenere Udine quasi sempre ben lontana dal far cesto. Così, tra un contropiede e un rimbalzo in attacco, si scollina anche il ventello (49-28), in un terzo quarto difensivo di tutta salute, chiuso 55-38.

Un acciacco costringe Fantinelli ad una sosta ai box non prevista, proprio mentre Udine butta sul campo la classica incoscienza di chi non ha niente da perdere, o quasi. Attimi a una singola cifra di vantaggio, palla ospite per il -7, ma Bolpin e – in seconda battuta – Aradori mettono nuovamente spazio tra i due armi. Fantinelli ci riprova ma è solo al secondo tentativo che può tornare in campo, per mettere in ghiaccio una partita che doveva essere terribile ma che squisita, alla fine, è stata.

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