Marco Calamai, ex coach della Fortitudo e garante nella stagione della rinascita (2013-14), è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Il giudzio sulla squadra. E una squadra costruita con una logica che condivido. Vedo titolari, cambi importanti, una pericolosità offensiva superiore a quella del passato. Poi è certo che manchino un po' di atletismo, di verticalità e di giovinezza, ma riscontro molti più lati positivi che negativi.
Martino? E' arrivato nel momento giusto della sua carriera. Non è lunghissima come head coach, ma ha lavorato con capi allenatori importanti. Forse solo Pianigiani ai tempi di Siena si è formato con tecnici di altrettanta qualità. Martino è giovane, però non giovanissimo ed è spalleggiato da un eccellente staff tecnico. Mi sembra uno deciso, autoritario e anche fantasioso. Con il calendario della Fortitudo, avrà bisogno di molta forza.
Alla Effe sarebbe servito un pivot verticale? O si rinuncia a Mancinelli, e si fa un'altra squadra, oppure, se tieni Mancinelli che ogni mese gioca sempre più sotto canestro, ti serve un lungo compatibile. E non è semplice. Lawson sarebbe stato perfetto. Leunen ha altezza e peso da pivot, conosce il basket come un professore, in difesa può cambiare su tutti e obbligherà gli avversari a una scelta non facile. Leunen può raddoppiare le cifre che aveva in Serie A, quindi produrre 15 punti e 15 rimbalzi a gara. Se ci riuscirà, sarà il colpo dell'anno.
La coppia in regia Fantinelli-Venuto? Per come stanno giocando ora in A, sarebbe stata meglio quella Candi-Ruzzier. Comunque Fantinelli mi piace moltissimo, e Venuto mi sembra un giocatore molto ordinato. Gli aiuti di Leunen, da play aggiunto, e di Hasbrouck saranno fondamentali.
La Fortitudo è la grande favorita? Vedo Treviso e Fortitudo davanti con Udine, poi dietro Verona. Attenzione a Forlì: sarà più di una mina vagante.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91