C'è qualcosa di stranamente confortante nel guardare una partita che si svolge a migliaia di chilometri di distanza. Forse sono le maglie familiari. Forse è il rumore della folla che fuoriesce dagli altoparlanti. O forse è quel tenue legame con casa che ti tiene incollato allo schermo.

Per i tifosi della Lega Basket Serie A (LBA), quel legame può diventare complicato una volta lasciata l'Italia. All'improvviso ci si ritrova a dover destreggiarsi tra fusi orari, diritti di streaming e occasionali momenti di panico del tipo “perché il mio schermo è nero?”. Eppure (in qualche modo) la gente riesce a far funzionare tutto.

Destreggiarsi tra fusi orari e orari in cui dormire 

Chiedete a qualsiasi tifoso LBA all'estero dei fusi orari e sentirete probabilmente un mugugno. Un tifoso di Sydney mi ha raccontato una volta di aver imparato a “fare un pisolino come un gatto” solo per poter vedere le partite della Virtus Bologna. Nel frattempo, una studentessa di Toronto giura di soffrire di “jet lag permanente” durante i playoff. 

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  • Streaming nel mezzo della notte in America Settentrionale 
  • Distrazioni a metà giornata di lavoro in Europa fuori dall’Italia

Non esiste una soluzione perfetta. Alcuni impostano la sveglia, altri si rassegnano a guardare i momenti salienti il giorno dopo. E, onestamente, l'imprevedibilità diventa parte del rituale. Se si può definire ciò il caffè bevuto con gli occhi ancora assonnati.

Secondo Statista, le abitudini di visione degli eventi sportivi in diretta variano notevolmente a seconda della località, con i dispositivi mobili che stanno diventando il mezzo preferito da molti fan internazionali. Per chi segue la LBA, questa flessibilità è sia una benedizione che una maledizione: sì, è possibile guardare la partita sul proprio telefono, ma no, il  capo probabilmente non ne sarà contento.

Superare le restrizioni allo streaming

Poi c'è il problema più evidente: il geoblocking. Un amico milanese che ora vive a New York dice che è come “essere esclusi dalla propria casa”. Provi ad accedere e lo streaming ti dice gentilmente che non sei il benvenuto.

Ed è qui che alcuni si rivolgono a un fornitore VPN per far credere a Internet che si trovano ancora in Italia. Non si tratta di ingannare il sistema (beh, non del tutto), ma di conservare un piccolo pezzo di casa. E dato che i diritti di trasmissione cambiano di stagione in stagione, può essere l'unico modo per continuare a guardare le partite senza perdersi settimane di gioco.

Il sito ufficiale della LBA spiega bene quali sono i partner di trasmissione, ma le informazioni possono sembrare frammentarie se non si è residenti in Italia. Aggiungete le barriere linguistiche e i diversi sistemi di pagamento, e avrete uno sport completamente nuovo: il “Subscription Plan Shuffle” (il gioco dei piani di abbonamento).

Il lato emotivo della distanza

La tecnologia risolve alcuni problemi, ma non può sostituire la sensazione di essere lì. Puoi guardare la stessa schiacciata di qualcuno a Milano, ma non puoi sentire la vibrazione sugli spalti quando accade.

Una tifosa di Londra mi ha detto che a volte disattiva il commento e riproduce il rumore della folla da un video YouTube di un palazzetto italiano. “Non è la stessa cosa”, ha ammesso, “ma mi aiuta a immaginare”.

Gli psicologi hanno studiato questo concetto di connessione parasociale, in cui i tifosi instaurano legami emotivi con squadre e giocatori nonostante la distanza fisica. Una ricerca della American Psychological Association suggerisce che queste connessioni possono ridurre il senso di isolamento, soprattutto per chi vive all'estero. In altre parole, anche uno streaming pixelato alle 3 del mattino può far sentire come a casa.

Creare comunità online

Ironia della sorte, essere lontani a volte ti rende più socievole riguardo allo sport. Cerchi altre persone nella tua stessa situazione, che si tratti di un thread su Reddit, un canale Discord o una chat di gruppo su Twitter sempre attiva.

  • Reazioni in tempo reale durante le partite
  • Condividere delle clip di highlights pochi secondi dopo che si sono viste
  • Pianificare incontri per le partite importanti

Un gruppo di emigrati a Berlino organizza addirittura una “serata italiana dedicata al basket” ogni mese, durante la quale guardano insieme le partite in streaming. Guardano a turno nei propri appartamenti le partite, portano snack italiani e, ovviamente, la macchina per l'espresso è d'obbligo.

Internet rende tutto questo possibile. Il Pew Research Center rileva che oltre il 50% degli appassionati di sport utilizza i social media per seguire le squadre e interagire con altri tifosi. Per i fan della LBA, queste piattaforme colmano non solo la distanza fisica, ma anche il divario culturale.

Trovare il proprio ritmo

Alla fine, non esiste una guida universale per essere un fan dell'LBA all'estero. Alcuni adottano una modalità completamente tecnologica con configurazioni di streaming, VPN e dashboard multischermo. Altri si accontentano dei momenti salienti e dei risultati, lasciando che la distanza attenui l'ossessione in qualcosa di più tranquillo ma comunque significativo.

E forse è proprio questo il punto. Essere fan non significa avere un accesso perfetto o posti in prima fila. Significa portare con sé un pezzo di partita, ovunque si finisca. 

Per alcuni, questo significa sacrificare il sonno per uno streaming live. Per altri, significa guardare un replay a colazione. E per poche anime ostinate... significa urlare “ E UNO!” davanti a un laptop in un appartamento silenzioso, a migliaia di chilometri dall'arena.

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