Gerardo Cuomo, che nel 2015 scese in campo pubblicamente per comprare la Fortitudo, è stato condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale di Bologna, e al pagamento di una multa di 30 milioni. L'accusa aveva chiesto 6 anni per lui e 4 per il figlio Marco.
La sentenza invece è stata una condanna a 3 anni per Gerardo e 2 anni e 9 mesi per Marco.
Dei 5 capi d'accusa, 4 sono decaduti con assoluzione, tra cui il più grave: "associazione a delinquere per contrabbando di stupefacenti con l'aggravante della transnazionalità".
La condanna è arrivata per "associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette". Si tratta della sentenza di primo grado. I legali di Cuomo, in particolare l'avvocato Francesco Cardile, sono comunque fiduciosi che gli imputati possano essere assolti anche da questo capo d'accusa nel processo di appello.

Il processo davanti al Tribunale collegiale, presieduto dal giudice Roberto Giovanni Mazza, prese il via dopo che nel 2012 la Guardia di finanza di Bologna, coordinata dalla DDA, eseguì 13 misure cautelari di cui nove in carcere e quattro agli arresti domiciliari: anche i due Cuomo furono arrestati. Nel corso delle indagini, durate due anni, erano state sequestrate 17 tonnellate di sigarette.
Secondo l'accusa la merce veniva prodotta in Bulgaria e per arrivare in Italia attraversava Svizzera, Belgio, Turchia, Cipro e Grecia. Gerardo Cuomo, inoltre, in Bulgaria avrebbe anche prodotto un nuovo marchio di sigarette, le "Garret".

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