La Virtus soffre, ma batte ancora Venezia ed è avanti 2-0

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 77-75 (20-13, 40-33; 55-59)
La Virtus si porta sul 2 – 0, ma stavolta Venezia ha realmente spaventato i bianconeri. Dopo un buon primo tempo la Segafredo ha smarrito la via del canestro e la Reyer, trascinata da un Kabengele 22 punti e 14 rimbalzi, ha preso le redini del match. Poi nell’ultimo quarto gli 11 punti di Morgan, e la coppia sotto canestro Polonara-Diuof, hanno permesso ai padroni di casa di guadagnarsi il match point che si disputerà venerdì al Taliercio. La Virtus manifesta delle condizioni fisiche non invidiabili: assente Akele, Shengelia in difficoltà e Belinelli uscito dal campo nel primo tempo dopo un duro scontro di gioco.
Cronaca: Shengelia si riappropria del posto in quintetto, ma la vera novità la regala Spahija che riesuma Munford, assente da gare ufficiali dallo scorso 5 marzo, lasciando in tribuna Simms. Inizio shock di Venezia che, con Kabengele, perde 4 palloni in 3 minuti di gioco. Spahija è costretto a chiamare time out. Zizic è un totem sotto canestro e rispedisce al mittente le conclusioni di Ennis e Parks. Cordinier fa e disfa, mentre Ennis ha presto problemi di falli, come in gara 1. La Reyer questa sera prova quintetti meno fisici, ma più mobili, attorno al corpaccione di Kabengele. La prima frazione dice Virtus: 20 – 13.
Ivanovic manda in campo Taylor, ma solo per pochi secondi. Dopo un fallo dell’ex Básquet Coruña su McGruder, arriva il cambio, e il ritorno nella mischia di Cordinier. La Segafredo, nel secondo quarto, commette presto 5 falli e Venezia resta a contatto. Clyburn è letale da oltre l’arco (4 su 6 nel primo tempo). All’ex Efes risponde Kabengele che tiene a galla quasi da solo la Reyer. 40 – 33 all’intervallo.
La Segafredo rientra in campo con le ruote sgonfie. L’Umana, invece, si sblocca dalla lunga distanza e piazza un parziale di 21 – 7 che ribalta il punteggio e la porta in vantaggio. L’attacco dei padroni di casa vive momenti di blackout. I registi Pajola e Hackett non brillano e sotto canestro Shengelia, in palese difficoltà fisiche, è la brutta copia di sé stesso. Ivanovic non riesce a cambiare lo spartito e, quando Kabengele colpisce pure da tre punti, per la Virtus sembra notte fonda. Si alza il coro della Segafredo Arena per provare a smuovere l’animo dei bianconeri in evidente difficoltà. 55 – 59 al 30esimo.
Diouf supera Zizic nei minuti di utilizzo e la Virtus cerca di avere maggiore dinamismo nel pitturato. Poi una fiammata di Morgan fa rimettere il muso avanti alla Segafredo. Con il georgiano in pessime condizioni vengono richiesti gli straordinari a Polonara che risponde presente. Spahija pesca qualche jolly dalla panchina con Lever e Moretti. Ancora Morgan, ancora da tre punti, spinge la Segafredo a +4 (73 – 69). Si alza l’intensità in difesa di entrambe le formazioni e si alternano palle perse e rubate. Diouf è una piovra e tocca una infinità di palloni. Munford, silente fino a quel momento, segna da tre di tabella e si entra nell’ultimo minuto di gioco con la Reyer ad un solo possesso di distanza. Clyburn sbaglia, mentre dall’altra parte va in lunetta Munford che fa 1 su 2. Venezia, incredibilmente, non fa fallo, la Virtus non segna, ma suona la sirena finale. Finisce 77 – 75.
Tabellino
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 77-75 (20-13, 40-33; 55-59)
BOLOGNA: Cordinier 10; Accorsi NE; Belinelli 2; Pajola 6; Clyburn 19; Taylor 0; Shengelia 6; Hackett 0; Morgan 14; Polonara 6; Diouf 8; Zizic 6. All. Ivanovic
VENEZIA: Tessitori 5; McGruder 5; Lever 2; Munford 4; Casarin 2; Fernandez NE; Moretti 2; Ennis 10; Kabengele 22; Parks 3; Wheatle 2; Wiltjer 18. All. Spahija.