Gherardini: la Lega ha tanto potenziale, le società devono pensare che siamo una squadra

In occasione di una visita nelle scorse settimane nella sede del Banco di Sardegna Sassari, il Presidente della Lega Basket Serie A, Maurizio Gherardini, ha parlato della crescita a 360 gradi del club biancoblu: "Non avevo mai avuto l'opportunità di vedere da vicino questa società in passato e mi sono reso conto di persona di ciò che la Dinamo come club è riuscita a mettere assieme in questi anni. Visitando la clubhouse, gli shops, i lavori che sono iniziati per rimodernare la struttura esistente e prendendo conoscenza un po' di tutto l'aspetto organizzativo, ci si accorge di come la Dinamo sia un club organizzato e con progettualità. Spero anche che un impianto più accogliente possa aiutare a farla diventare ancora più grande, più bella, più aperta a una tifoseria di qualità come quella della Dinamo".

Gherardini ha parlato anche del suo ruolo in LBA: "Sicuramente è una sfida interessante, credo che la Lega abbia la potenzialità per crescere anche se non siamo al livello dove vorremmo essere o dove siamo stati in passato. Ho cercato di spendere questo primo periodo di presidenza visitando i club uno ad uno. Si tratta di definire anzitutto progetti che possano andare bene per tutti e questo non è facile ma sono convinto che la Lega abbia tanto potenziale, soprattutto se riuscissimo in più città ad avere sviluppi anche a livello di strutture, come sta accadendo in varie realtà". 

"Una chiave importante - prosegue Gherardini - è che tutte le società, dalla prima all'ultima, devono approcciarsi ai problemi pensando che siamo una squadra. A volte ho la sensazione che le società pensino che la Lega sia un ente a sé stante o in contrasto con loro e non si rendano conto che la Lega sono loro, non un mondo differente. Così come si vengono ad affrontare degli argomenti importanti, bisogna pensarli come comuni a tutti. Il primo della stagione è stato il lancio di LBATV; siamo una parte importante nel lancio di questa televisione, perché questa potrebbe essere una nuova entità che ci darà una dimensione diversa in futuro. Quindi la battaglia sul campo ci vuole, è necessaria, serve per stimolare, ma serve ancora di più capire che dobbiamo condividere degli obiettivi che ci facciano crescere come una squadra".