Finisce 87-78 per Messina, che si porta sul 2-0 e comincia a preparare gara3 con la sicurezza di chi ha svolto il suo compito a casa senza aver patito imboscate. Il Bignami stavolta non dura 35 minuti come era successo domenica: il fiatone arriva attorno alla fine del terzo quarto, rendendo ogni tentativo di restare al passo dei piu' forti isolani tanto volenteroso quanto inutile.

Salutato Abram, e con Pilutti a casa alla ricerca di pozioni magiche per riapparire venerdi' in gara3, Ticchi torna ad un assetto piu' abituale rinunciando al doppio lungo e recuperando in quintetto Damiano Faggiano. E' proprio il commissario Montalbano a ergersi immediatamente protagonista di un inizio partita da favola: 7 punti subito, e quando anche Barlera schiaccia il punteggio dice 17-6 Bignami, dopo 6 minuti, con zero assoluto da parte dei lunghi siciliani. Perdichizzi e il PalaSanFilippo tremano, e quello che non riesce a dare il quintetto base viene pescato dalla panchina: Sebastiano Grasso esordisce con bomba, e Bernard lo segue. Bignami che non riesce a parare il colpo immediatamente, la panchina bolognese non e' egualmente produttiva, e Grasso in contropiede scolpisce il punteggio a fine quarto sul 19-17 Bignami.

Secondo quarto che comincia ancora bene: Faggiano, la prima cosa buona di Ghiacci (triplona), e nuovo +7. Ma non si puo' sperare di arginare all'infinito i lunghi di Messina. Che poi l'ingresso in partita di un fino a quel punto deleterio Bragg arrivi con una bomba sta nelle casualita' di un playoff. Prima bomba in campionato per l'ex imolese, e successivo sorpasso casalingo con 4 punti di fila dell'altro lungo Bernard. Stavolta il Progresso reagisce immediatamente, 9-2 di controbreak firmato soprattutto da Damon Williams, nuovo tentativo di fuga. Ma Bragg sembra inarrestabile, Bernard fa muro sotto canestro, nuovo pareggio e sorpasso quasi allo scadere con tripla di Li Vecchi che manda Messina al riposo sul 42-40 a proprio favore e grande entusiasmo. Tanta semina, poco raccolto.

Si ricomincia con confusione ed errori da entrambi le parti: Ghiacci non sorpassa da fuori, si va avanti con questo minimo scarto fino a quando un tecnico fischiato a Ghiacci fa arrivare sul 50-44 Messina. Come centrare un sasso per strada quando stai faticando sul Gavia. Rush si fa male ed esce, mentre si risveglia il dormiente Hermann Smith: 8 punti in un amen, il miglior vaccino contro un nuovo tentativo di rimonta Bignami favorito anche da un tecnico fischiato alla panca messinese, stavolta. Faggiano monetizza con 5 punti, ma contro l'ex di turno conta poco. Non si annega perche' Williams non ne sbaglia uno, almeno su azione. 68-62 alla sirena.

Ultimo quarto che comincia male: Bragg e Bernard ritornano sugli standard del secondo periodo, vantaggio in doppia cifra che si allarga anche perche' da un lato i tiri liberi vengono infilati, dall'altro no. Levin e Rush giocano anche se acciaccati, ma c'e' poco da fare. Tripla di Masieri per l'ultimo 83-74, poi un altro tecnico fischiato a Williams chiude la partita, con Ticchi che concede secondi di campo al baby Scaglia e Messina che festeggia il 2-0.

Il Bignami regge a rimbalzo e recupera piu' palloni, ma quando la panchina e' corta e si rischia l'ipoventilazione non andrebbe sbagliato nulla. Purtroppo il tabellino dice 13/27 ai liberi, roba da portare le mani dei reprobi (Williams in primis, 3/10) dall'arrotino. Appuntamento ora venerdi' 13, alle 20.30, al PalaDozza. Per cercare di allungare la serie, per rendere la vita difficile agli avversari, per dimostrare fino all'ultimo secondo la solidita' di squadra. E, per il pubblico, eventualmente di salutare i figli di un Dio minore che sono stati, forse, i veri eroi della citta'. Comunque andra', e' stato un successo.


Messina-Bignami 87-78
(17-19, 42-40, 68-62, 87-78)
Messina: Busca 2, Oliver 14, Li Vecchi 16, Smith 11, Bragg 20, Burini 4, Grasso 8, Bernard 12.
Bignami: Levin 5, Ghiacci 5, Faggiano 16, Williams 29, Rush 10, Masieri 5, Barlera 8, Branch, Moruzzi, Scaglia.

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