Finisce 102-91 e ora anche la matematica assicura al Bignami Castelmaggiore la sua prima, storica salvezza in Lega2, o A2 come si chiamava fino allo scorso anno. Serviva una vittoria contro Reggio Emilia per mettersi al sicuro da eventuali colpi di coda di Montegranaro, e questa e' arrivata nella piu' entusiasmante delle pur tante partite punto a punto giocate al Paladozza. Contro una capolista che non ha regalato nulla, dopo due tempi supplementari, dopo una battaglia su ogni boccia, e tutta la serie di luoghi comuni sugli scontri come questo.
Con il solo Dell'Agnello (sara' il figlio di quello che giocava tanti anni fa) come unico italiano nei quintetti iniziali, si parte con Rannikko su Pittman e Clack a pressare un acciaccato Abram. E' una mossa positiva per Marcelletti: i due folletti bolognesi si trovano invischiati in una rete da cui non riescono a districarsi, mentre in difesa la Bignami lascia forse troppi spazi al centro, dove Young e Rannikko penetrano e permettono a Clack e Burditt di fare il pieno. 19-24 a fine quarto.
L'antifona non cambia nel secondo quarto: Ticchi prova Bocchini per dare maggior circolazione al gioco, ma le mani del 5 rossoblu sono troppo arruginite. L'ottima difesa sugli esterni e' la chiave, e la BiPop arriva fino al +13, 19-32. Poi cosa cambia? Che Reggio si disunisce in attacco, e che dalla panchina escono giocatori che non riescono a tenere alto il ritmo. Tolto Clack, finalmente Abram trova la via del canestro: e' l'inizio di un parziale di 21-7 che porta la Bignami addirittura al sorpasso, prima del canestro reggiano che chiude il primo tempo sul 40-41.
Nel terzo quarto Reggio si carica di falli: dopo il terzo di Rannikko e Clack nel secondo quarto (entrambi subiti da un superlativo Ghiacci), arriva anche quello di Burditt oltre che il quarto di Rannikko. Marcelletti si affida solo a Dell'Agnello e Young, ma e' troppo poco. La difesa di Ticchi morde, 61-55 al 30'.
L'ultimo quarto sembra cominciare in festa, e anche se Cross sbaglia il +10, sembra vicino il momento di stappare lo spumante. Ma si sbaglia troppo: Cross e' l'unico marcato da un italiano, ma non riesce a portare a casa il mismatch. Young si carica la squadra sulle spalle e la pareggia, 67-67 a 4' dalla fine. Comincia poi una serie di corbellerie arbitrali, errori ai liberi, un Gamba che sorpassa due volte, un'infrazione di passi di Cross in contropiede... Ce ne sarebbero troppe. Diciamo solo che e' fondamentale uno sfondamento subito da Ghiacci (5° di Rannikko) a 12" con Reggio avanti di uno e palla. Fallo di Dell'Agnello su Abram, 1/2, supplementare sul 73-73.
Primo overtime che parte male per Castelmaggiore. Quando poi Pittman perde la boccia da cui parte il contropiede del 78-83, sembra finita. No: Cross mette una tripla, Abram un'altra, nuovo insperato sorpasso. Dell'Agnello forza, Abram sciupa dalla lunetta il possibile +3, Young fa 2/2, Cross sbaglia il tiro della vittoria. 85-85, a casa non si torna.
Secondo supplementare, ma non c'e' storia, stavolta. Tutta Reggio esce per falli, Young non la puo' vincere da solo, Rush e Cross monetizzano dalla lunetta, si supera la tripla cifra. Ora, si possono stappare gli spumanti, uccidere il vitello grasso, lanciare fuochi d'artificio nel cielo primaverile. E non preoccupatevi di disturbare le stelle: quella della terza torre di Bologna, stanotte, si e' assicurata il posto nel cosmo anche per il prossimo anno. 06

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI - BIPOP REGGIO EMILIA: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE