NBA Europe, incontro a Ginevra con FIBA ed Eurolega

Mercoledì prossimo a Ginevra si terrà un incontro a tre tra NBA, FIBA ed EuroLega. Si tratta di uno degli ultimi tentativi di adottare una soluzione consensuale che eviti una frattura. Secondo El Mundo Deportivo, però, un compromesso a oggi è molto improbabile.
Ad oggi, l'NBA - lavorando a stretto contatto con la FIBA - ha smesso di proporre progetti congiunti all'Eurolega e ha optato per una via di mezzo, creando una propria competizione esclusiva. All'inizio di tutto questo processo, l'NBA si era offerta come partner all'Eurolega, proponendosi di gestire la parte commerciale in cambio di un'offerta finanziaria di 150 milioni di euro per la prima stagione. L'Eurolega, che attualmente genera circa 65 milioni di euro di ricavi, ha respinto la proposta. La cosa non è piaciuta all'NBA, che ha optato per un approccio unilaterale.
Il progetto NBA Europe ha fatto progressi negli ultimi mesi e l'attuale draft prevede la partecipazione di 16 squadre: dodici con posti fissi e quattro qualificate per merito dalla Basketball Champions League (la competizione europea per club della FIBA Europe) e dai campionati nazionali. Il piano è di lanciare questa nuova competizione nell'autunno del 2027.
Tra i club che l'NBA presume saranno presenti nel suo campionato ci sono diversi club provenienti dall'Eurolega, come Barcellona, Real Madrid, Fenerbahçe, Bayern Monaco e Armani Milano, oltre ad altri esterni. Tra questi club, si prevede che aderiranno anche alcuni club calcistici come PSG e Manchester City, e altri creati da zero in importanti città europee come Parigi e, forse, Berlino.
L'unità dei 13 club proprietari di EuroLeague si è infranta, creando due grandi fazioni: da una parte, le squadre consapevoli dell'interesse dell'NBA ad ingaggiarle, e dall'altra, le altre. Le prime aspettano gli eventi e evitano di impegnarsi per continuare in EuroLeague in futuro, mentre le seconde attaccano l'NBA e promuovono una competizione più sicura. È sintomatico che, a differenza di quanto fatto da gran parte dei club, Real Madrid, Barcellona e Fenerbahçe non abbiano rinnovato le loro licenze con la competizione (per altri 15 anni), che scadono nell'estate del 2026. Il motivo è ovvio: vogliono avere mano libera per scegliere l'opzione futura più adatta a loro.
Negli ultimi mesi, l'Eurolega, vista la mala parata, ha cercato di tornare al tavolo delle trattative con la NBA ed evitare una scissione nel basket europeo, da cui sarebbe la principale perdente. Perderebbe sicuramente i suoi due marchi più importanti al mondo, il Barcellona e il Real Madrid. Tuttavia, nonostante le dichiarazioni concilianti da entrambe le parti, la NBA sta ora ignorando le proposte dell'Eurolega di tornare al tavolo delle trattative. È sintomatico che qualche mese fa, il CEO di Eurolega Paulius Motiejunas si sia recato a New York in cerca di un approccio per poi dover tornare in Europa senza essere riuscito a incontrare il commissario NBA Adam Silver.