Riceviamo e pubblichiamo una lettera che alcune ex giocatrici di Gianfranco Civolani hanno voluto spedire al loro presidente.

Stiamo tornando da un fine settimana indimenticabile nella Costiera Amalfitana. Siamo le ragazze del Civ. Se ancora oggi ci incontriamo regolarmente, e se ancora oggi, con tutti gli acciacchi che ci portiamo appresso, alcune di noi calzano le scarpe da basket e si trovano per un campetto serale lo dobbiamo a lei, Civ!
Perché lei è sempre stato così, una testa dura sopra un cuore enorme. Stare nella sua squadra, Civ, vuole dire accettare le sue decisioni, ma anche avere in premio un viaggio in America alla fine di un viaggio durissimo.
Vuole dire avere una persona schietta, che te lo dice in faccia quando non dai il massimo, ma che poi ritrovi al tuo fianco nei momenti difficili della tua vita, la tua vita reale, non solo quella sportiva.
L’abbiamo vista pagare di tasca propria i danni che uan sua giocatrice aveva subito in un incidente stradale mentre si recava all’allenamento. L’abbiamo vista fare la spola dentro e fuori dagli ospedali a trovare le proprie atlete infortunate. E quante volte ha messo le mani al suo portafoglio per poterci fare continuare a sognare, per poterci dare modo di continuare a correre sul parquet, per il gioco più bello del mondo.
Dietro quei suoi baffi e quel vocione c’è una generosità infinita, una generosità che chiede una sola cosa in cambio: il rispetto per il suo ruolo.
In un mondo dove le società sportive nascono e muoiono nell’arco di poche stagioni, lei Civ, ha portato avanti il progetto del basket femminile bolognese per quarant’anni con tenacia e passione, ma senza mai accettare compromessi o farsi mettere i piedi in testa.
Questa è sempre stata la sua forza, mentre a Bologna passavano le giocatrici, lei c’era e portava avanti il sogno suo e di quelle bambine che speravano un giorno di giocare in serie A.
Noi di lei Civ apprezziamo le sfumature, e abbiamo capito che non serve conta raggiungere l’obiettivo, ma come lo si raggiunge, il viaggio è più importante della meta.
Adessimo siamo qui in treno, alcuni anni dopo aver appeso le scarpe al chiudo, ripensiamo a quegli anni: le fatiche degli allenamenti, le infinite trasferte, le discussioni per i rimborsi spese, le litigate dopo una sconfitta, le gioie, i dolori, i nostri compagni e i nostri amici in tribuna, a rinunciare ai loro sabati sera per stare con noi.
Sono passate tante giocatrici da Bologna e tutte, almeno una volta, si sono voltate e hanno incrociato lo sguardo del Civ, sul lato destro della panchina, noi speriamo che tante altre ancora possano farlo e che, come noi, si possano trovare a distanza di anni a ricordare quelli che sono stati alcuni dei momenti più belli della loro vita.
Grazie Civ, per quello che è stato e per quello che sarà..


Simona Bernardi
Carla Bonetti
Fulvia Emiliani
Erika Melloni
Liliana Paparazzo
Rita Pettazzoni
Margherita Ricci
Sonia Santolini

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