(foto Virtus Bologna)
(foto Virtus Bologna)

A inizio stagione probabilmente ogni tifoso Virtus avrebbe firmato per avere il 50% di vittorie dopo le prime dieci giornate di Eurolega, oltretutto avendo giocato sei partite in trasferta. E siamo a questo punto, perchè i bianconeri in casa continuano a essere imbattibili. L’Efes Istanbul di Isaia Cordinier - che onestamente infortuni a parte non è parso la squadra meglio allenata del mondo - è il quarto scalpo casalingo che le Vu Nere si sono portate a casa. Al PalaDozza è andata in scena una partita davvero bella, giocata a viso aperto e con gli attacchi che hanno sempre prevalso sulle difese. La Virtus però ha sempre fatto la partita, e ha di fatto sempre condotto di qualche punto, riuscendo a fare il break decisivo nell’ultimo quarto. 99 punti segnati con 18 triple a segno: tanti i protagonisti, i sei giocatori in doppia cifra ma non solo. E’ stata davvero una vittoria di squadra, in cui ognuno ha portato il suo mattoncino, dal mattatore Edwards a Diarra, decisamente utile e che (curiosità) ha giocato minuti contro Kai Jones, l’altro lungo accostato in estate. E il maliano è andato decisamente meglio. In mezzo, tante cose utili da Smailagic - che ha dimostrato di rendere molto meglio giocando da ala forte - Morgan, Jallow, Vildoza, Diouf… e via via tutti gli altri. Insomma, per una sera non c’è nulla da segnalare, anzi. Solo una gran bella serata, in cui si è anche salutato Sugar Richardson, uno dei giocatori più spettacolari e talentuosi visti a Bologna. Ora si va avanti, e venerdì si va a Barcellona, a casa di altri due ex, Shengelia e Clyburn.

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