BASCIANO: DELUSO DAI TANTI SOCI CHE SONO SPARITI. MA LE RESPONSABILITA' SONO DI CHI HA FATTO LA SQUADRA, FELLS NON L'HA PRESO LA FONDAZIONE
Il giorno dopo il disastro canturino Pietro Basciano - presidente della Fondazione Virtus - è tornato a parlare dopo un silenzio durato quasi un mese, e l’ha fatto sulle pagine di Repubblica e del Corriere di Bologna.
Ecco una sintesi delle sue parole: Il problema non è la partita di Cantù, è capire perchè siamo arrivati a questo punto. Perchè ci siamo ritrovati a giocarci la stagione in una partita.
Tra i tifosi si dice che la Fondazione abbia già abbandonato la nave? Noi ci siamo sempre stati, anche adesso, nel momento più difficile. Non è vero che siamo spariti. Anche se ormai la delusione totale è il sentimento prevalente.
Siamo amareggiati per l’atteggiamento poco reattivo e motivato di squadra e staff tecnico. Ci aspettavamo già contro Trento una prestazione diversa, venivamo da un momento positivo, sarebbe bastata una vittoria tra quella gara e le trasferte di Pistoia e Cantù per toglierci dai guai. In campo non ci va la proprietà, le responsabilità dovrà prendersele chi ha costruito la squadra a luglio e agosto: ora staff tecnico e giocatori dimostrino di avere a cuore le sorti della Virtus.
Sono deluso da alcuni soci, che nonostante i solleciti sono spariti. Chi ha cuore le sorti della Virtus si faccia vivo e dia il supporto che ha solo sbandierato. Fare parte della Fondazione non serve solamente a fare passerella al palasport la domenica. Siamo in trentadue, a tutti abbiamo chiesto - per lettera - una mano e una disponibilità. Le assicuro che hanno risposto in pochi. Nomi e cognomi. Non me li chieda adesso, li farò a suo tempo.
Nonostante tutti i problemi abbiamo raschiato il fondo del barile accontentato lo staff tecnico con le aggiunte di giocatori richieste, ma sembra non sia servito. Fells non l’ha scelto la Fondazione, e così tutti i giocatori.