Il doppio ex Jasmin Repesa è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Comincerei dagli aspetti positivi. Sono stato veramente molto felice di vedere l'entusiasmo che le mie due ex squadre sono riuscite a ricreare attorno a loro. Parliamo di piazze che in passato si erano abituate a veder giocare campioni come Carlton Myers, Fucka e Dominique Wilkins da una parte, Del Negro e Kukoc dall'altra. Complimenti al presidente biancoblu Christian Pavani, a quello trevigiano Paolo Vazzoler e ai loro staff. Riguardo alla partita, la Fortitudo era riuscita a rimontare fino al -4 nel finale, ma quando sembrava avere preso l'inerzia nelle proprie mani, Treviso si è dimostrata più lucida e aggressiva. Onestamente ha vinto con pieno merito. Un considerazione ulteriore: non essendoci più i budget di una volta ed essendosi abbassato il livello del campionato, mi piacerebbe che in campo fossero valorizzati i giovani. Domenica scorsa non ne ho visti.
Martino? Alla sua prima stagione in Serie A da head coach, Antimo sta facendo bene. Non ci sono dubbi. Poi è chiaro che quando si perde in casa con il fanalino di coda Pesaro si comincia a parlare, ma tutti devono stare calmi, guardare avanti con ottimismo e lavorare.
La F può raggiungere i playoff? Non lo so. Bisognerebbe chiedere a Martino o al presidente Pavani. Di sicuro fare basket a Bologna è stressante per tutti. In passato grandissimi giocatori, che si erano affermati in altre società, hanno avuto difficoltà ad esprimersi ad alti livelli, alla Virtus come alla Fortitudo.
Aradori? Conosco Pietro da quando, a 19 anni, arrivò a Roma in prestito per quattro mesi. Aveva e ha un grande talento offensivo. E' indubbiamente un buon ragazzo, prima che un buon giocatore. Per questa Fortitudo vale un americano. Ma sarebbe meglio per lui e per Mancio che mangiassero tortellini in brodo una volta ogni tanto e non tortelloni burro e salvia ogni giorno (sorride scherzosamente; ndr)"

Il Canale Telegram di Bolognabasket: tutti i dettagli
CLIMAMIO - ARMANI MILANO, GARA 1, 77-70