A margine della presentazione del Museo del Basket che sarà allestito al PalaDozza, l'AD della Virtus Alessandro Dalla Salda ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti.
Ecco le sue parole.

Io vorrei sempre una Virtus dura e aggressiva. Di sicuro nell'ultimo periodo abbiamo visto una Virtus che ha detto "voglio vincere" e non ha più scherzato col fuoco come troppe volte è successo. Non mancano i valori, manca la decisione, la forza, la continuità per fare un salto di qualità che per ora non siamo ancora riusciti a fare.
In carriera sono stato abituato ad avere sempre tanti infortuni nelle mie squadre, le assenze formano i gruppi, ti fanno crescere. Poi è evidente che se un giocatore sta fuori due mesi lo perdi completamente e quel tipo di caratteristiche non le ritrovi. Però a oggi noi siamo dove abbiamo meritato di essere, in Europa benissimo, in Italia ci manca qualcosa. Però se non siamo riusciti ad andare oltre vuol dire che a oggi questo è il nostro livello. Degli assenti non mi è mai piaciuto parlare, non l'ho fatto quando erano fuori, figurarsi ora che li ho recuperati.


Per le Final Eight avete il destino in mano? Pensiamo prima alla partita con Lubiana, che per noi è molto importante, abbiamo fatto un percorso bellissimo che si è un po' rallentato, vogliamo arrivare a qualificarci, possibilmente con una posizione di vertice. Poi penseremo anche a Varese.

Il nuovo ingresso nell'organigramma societario? Se la proprietà ha delle idee le svilupperemo, chi entrerà sarà ben accetto e collaboreremo nel migliore dei modi.

Un bilancio del Natale bianconero? Direi molto molto positivo, poi io in cuor mio ero convinto di poter fare ancora meglio, soprattutto a Natale ero convinto di fare il sold-out a Casalecchio, poi una serie di congiunture sfavorevoli, soprattutto sportive, noi non andavamo molto bene e Reggio Emilia è arrivata da ultima in classifica, quando ha sempre portato a Bologna almeno 1000 tifosi, e invece ne ha portati 300, Brescia che è la società nuova del basket italiano è arrivata con 200 tifosi, l'anno scorso ne spostava 6-700. E' mancato qualcosa, però oltre 14000 persone reali, tante famiglie e persone da fuori provincia - ieri avevamo persone da Forlì, Modena - più di 96 nuclei familiari. In più una bellissima organizzazione, questo non lo devo dire io ma credo che tutti abbiano potuto vedere lo spettacolo e godere di belle partite. E' stata una bellissima esperienza.
Come dissi quando l'abbiamo lanciata, non ci sono tappe successive previste. Oggi c'è il PalaDozza, dove rientriamo con piacere, è un impianto bellissimo. Però ritengo più che mai che fosse giusto fare questa esperienza.


Il nuovo giocatore? Abbiamo portato avanti questa trattativa, però dobbiamo essere formali, finchè non avremo il nulla-osta internazionale non possiamo permetterci di annunciarlo, non che ci siano dei problemi, ma da stamattina stiamo procedendo con le varie richieste, di tesseramento, di visto, di letter of clearance, poi appena siamo pronti contiamo di poterlo annunciare. Non è ancora il momento.

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