Stefano Pillastrini, coach di Treviso e prossimo avversario della Fortitudo, è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco un estratto delle sue parole.

Noi siamo in un momento decisivo, perchè siamo al completo già da due settimane dopo aver fatto un precampionato molto problematico con una squadra tutta nuova sulla carta ma che non era presente per gli infortuni di Fantinelli, Negri, Bruttini e Antonutti. Anche le prime partite si sono caratterizzate per le grandi assenze, adesso invece siamo alla terza settimana al completo e ci stiamo conoscendo, dobbiamo crescere rapidamente e fare progressi.

Aspettarsi un inizio così difficile? Sinceramente no. Mi aspettavo per noi un inizio difficile, ma non così. Abbiamo già perso 5 partite e questo numero è di poco inferiore alle nostre sconfitte complessive nelle stagioni precedenti. Perdere tanto all’inizio per noi è inusuale ed è una cosa a cui dobbiamo reagire. Per noi è importante anche perchè dobbiamo fare punti in classifica.

L’interesse, anche di Treviso, per Guido Rosselli. A livello personale è un giocatore che mi è sempre piaciuto molto e l’ho inseguito più volte. Quando era bambino feci di tutto per portarlo a Montecatini ma lui volle rimanere a Empoli essendo legato al suo allenatore di allora, Marcello Billeri. E’ molto forte per la categoria ed è chiaro che quando sei una società ambiziosa e c’è un giocatore del genere sul mercato, ci provi. Noi siamo molto convinti della squadra che abbiamo e sappiamo che la dovremo completare durante la stagione per cui stiamo molto attenti.

Su Treviso e Fortitudo, farebbero 5000 spettatori di media anche in serie A? A Treviso come a Bologna c’è un grande entusiamo e un grande legame con la squadra, per cui mi sentirei di dire di sì. I tifosi veri sono quelli che si sono affezionati alla squadra, anche nei momenti difficili. I nostri, come quelli della Fortitudo, sono tifosi veri.

Mai pensato al ritorno in Fortitudo? Non penso nulla perchè sono talmente concentrato su quello che devo fare in questo momento. Da quando sono a Treviso questo è probabilmente il periodo più difficile dopo tre stagioni bellissime e senza difficoltà, questa è la prima volta che stiamo viaggiando al di sotto delle aspettative. E’ ovvio che la Fortitudo avrà sempre un posto particolare nel mio cuore, ma adesso non c’è spazio per i sentimenti.

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