(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Flats Service Fortitudo Bologna – VL Pesaro 74-81

L’imbattibilità casalinga della Fortitudo si pianta al terzo tentativo, con gli evidenti limiti della carenza di ossigeno dopo i 50’ giocati in infrasettimanale e di una squadra che ha 8 uomini e ancora meno centrimetri che si riversano tutti sul campo, di colpo. Andando così a premiare una Pesaro giovine ma che riesce a prendersi un vantaggio così copioso da reggere anche quando Bologna cerca, come ovvio, di metterla sull’ormone più che sulla tecnica. Poco da recriminare, se non che questi si è, oggi.

 

Cronaca

Si parte con grigliata di pesce fuori dal Paladozza, e nessun problema di addizioni losche nelle bevende. Poi è un inizio al piccolo trotto, con la linea verde pesarese che regge bene l’urto di una Fortitudo che davanti non ha particolari problemi, ma che dietro ogni tanto rimane ferma un giro. Si scalda il clima per qualche fischio un po’ dubbio, ma è 24-21 al 10’.

Caja va di shampoo collettivo per cercare di alzare l’intensità difensiva, ma il colettivo calare del punteggio è dovuto più a imprecisioni dei tiratori che non di ruggiti interni. Si sferraglia troppo, scendendo nel punteggio a livelli anche benevoli per quanto visto in campo, ma ad un certo punto si aspetta il 20’ come un pugile suonato aspetta il gong per limitare i danni, che però ci sono. E 44-30 Pesaro (23-6 il parziale nel secondo quarto, tirando 3/20) al 20’.

 

Spirito forte e carne debole, per la Fortitudo che comunque lotta su tutte le bocce, ma a cui manca sempre un centimetro per fare le cose buone, sempre. Per un attimo si tocca il -9, ma è solo un attimo prima di sprofondare negli abissi di un -19. Palla a Sorokas e pedalare, ma servirebbe anche, ogni tanto, non beccarne: due miracoli di Moore, ma è 57-71 al 30’.

La si deve buttare in bagarre, ma non si trovano nemmeno arbitri impauriti davanti alla marea del Paladozza, e così gli sforzi sono in modalità Sisifo, anche se Pesaro non sembra avere più lo smalto precedente. Sforzi sovrumani per scendere sotto i dieci, metro arbitrale che diventa più casalingo, in qualche modo la partita si riapre. Non si dovrebbe sbagliare nulla, qualche libero rimane sul ferro ed è roba da far male, e non serve il dominio a rimbalzo per girare una partita nata nemmeno male, ma cresciuta stortissima. 

Flats Service Fortitudo Bologna - VL Pesaro, halftime
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