Le parole di Stefano Comuzzo alla vigilia della trasferta a Bergamo.

“Riprendiamo il campionato, con una sfida delicata. Intanto perché a fine stagione regolare andiamo in casa di chi ha bisogno di punti salvezza, poi perché arriviamo a metà settimana dopo una Coppa Italia che porta via molte energie e che non è facile recuperare: ci stiamo provando, siamo in condizioni buone. Ma non sappiamo che tipo di squadra incontreremo, sono fermi da 20 giorni, hanno inserito un americano importante come Hollis, un giocatore come Laganà, e un nuovo allenatore come Sacco. Quindi si conoscono poco, rispetto alla squadra allenata da Ciocca. Sacco poi è esperto in sprint salvezza, e non sappiamo quindi cosa troveremo, potrebbero aver cambiato tutto il sistema, e per noi è un salto nel buio. Come roster, Laganà offre loro molta pericolosità offensiva, ma noi abbiamo lavorato sulle individualità avversarie che non sul loro, ancora ignoto, gioco di squadra. Dovremo essere maturi, pronti a cambiamenti in corsa, e su questo si giocherà gran parte del risultato. E’ una situazione nuova per tutti, loro in 20 giorni si saranno preparati molto più di quanto non si faccia nella norma, e noi invece non li conosciamo. All’andata erano molto tattici, squadra preparata per la serie B con due americani, ora potranno metterci in difficoltà.”

Infermeria? “Mancinelli si è allenato ieri, senza spingere. Non sta bene, speriamo di averlo a mezzo servizio per Ravenna, poi vedremo oggi e domani cosa riuscirà a dare, lo porteremo in panchina per usarlo in caso di emergenza, magari nei punto a punto alla fine. Poi ci sono altri acciacchi vari, Pini che prende botte sulla mano che gli fa male, Italiano sta migliorando ma non è al massimo, ma non sono cose che influiscono sulla prestazione? Bryan, temo che sia come previsto, oggi avrà la risonanza, dispiace perché sappiamo quanto sia difficile essere ai margini del roster, e lui si è sempre comportato in maniera straordinaria.”

Ti senti il Cincinnato della situazione? “No, sapevo che sarei tornato nel mio ruolo, spero solo che quanto fatto da capo allenatore serva per il futuro. Sono contento di quanto fatto”

La Coppa Italia ha dato risultati a sorpresa. “Qualcosa in realtà ce lo aspettavamo, sappiamo che l’altro girone ha squadre buone, specie ai vertici della classifica. Sono arrivate in finale squadre in forma, cosa che Trieste ora non è, ed è stata eliminata da chi è già in forma playoff. Ravenna aveva recentemente stentato, ma forse ha fatto preparazione ad hoc per essere pronta in Coppa più che per il campionato, dato che non so se hanno idee di promozione come noi o altre. E questo lo hanno fatto pesare. Ci dispiace di non aver ottenuto la finale, ma vedendo Tortona penso che sarebbe stata difficilissima anche per noi, e visto che giochiamo sia domani che domenica magari è un bene non esserci arrivati. Dobbiamo fare i conti con quello che per noi è più importante”

Trieste non sta bene. “Leggo che sono molto arrabbiati, che speravano di fare meglio, ma in Coppa conta arrivare pronto in quelle che sono tre finali, e non è detto che vincano i più forti. E’ una competizione a parte. Tortona invece era la squadra nelle migliori condizioni, sia fisiche che mentali. Se continuano così saranno un osso duro per il finale di campionato, meglio di così non possono giocare.”

Situazione playmaker? “Le valutazioni che si stanno facendo sono quelle del dover prendere atto che giocatori di nome in A2 non vogliono scendere, e nemmeno in Fortitudo. Lo abbiamo visto con Draper e Kalnietis, chi è di primissima fascia qui non ci vuole venire. Ora cerchiamo di vedere tra i papabili. Noi cerchiamo uno che faccia giocare bene la squadra, se poi avesse punti nelle mani non lo buttiamo via, ma sappiamo che attorno a lui ci saranno tanti terminali offensivi che hanno bisogno di essere messi in ritmo. Meglio, rispetto ad un individualista”

Serve forse qualcuno che offra maggiore difesa e contropiede? “L’attacco può essere dipendente da giornate di poco tiro, quindi tutto passa dalla difesa. E forse noi con Fultz e McCamey non diamo tanta pressione sul palleggiatore: abbiamo tattica, capacità difensiva in area e nel tiro da lontano avversario, ma qualcosa manca. E una buona difesa parte sempre dalla difesa sulla palla”

Il profilo è quello di Okereafor. “E’ uno dei nomi recenti che sono usciti, abbiamo raccolto informazioni, potrebbe fare al caso nostro, lo stiamo valutando. Dalla A1 non sappiamo cosa possa uscire, perché le squadre ancora non sanno se lotteranno per i playoff o la salvezza. E non sappiamo se sarebbero poi pronte a darci un giocatore.”

Il video, grazie a Sportpress.


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