Fabio Bazzani, storico tifoso Fortitudo, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole sulla nuova Effe.

E' stato un mercato razionale e intelligente. Ci sono un disegno e una gerarchia ben chiari, con i giocatori che fin dall'inizio conoscono il loro ruolo. Questa Fortitudo mi intriga.
Leunen? Il suo acquisto è stato una bella sorpresa. Lo si conosce dai tempi di Cantù e di Avellino. Non è quel pivot verticale a cui si poteva pensare, ma è funzionale, soprattutto a giocare con Mancinelli, a cui può aprire il campo tirando da tre. Leunen è un giocatore esperto, non vecchio. Con quello che ha dimostrato in Serie A, in A2 potrà fare la differenza.
L'acquisto che convicnce di più? Da tifoso, più che da tecnico, dico Hasbrouck. Ho voglia di vedere una guardia americana che inventi canestri e tiri da tre. In questi anni è mancata. Vedremo come si calerà nella nostra realtà e cosa saprà fare.
L'esperienza di Pozzecco non è stata positiva. Il Poz era troppo coinvolto a livello sentimentale, come Boniciolli. L'ho sperimentato anche io. Dopo essere stato il capitano e avere giocato cinque anni al Mezzolara, mi sentivo come in una famiglia. E a volte, per troppo amore, magari chiudevo gli occhi davanti a cose che avrei dovuto guardare. La Fortitudo si era amalgamata male. E non per colpa del Poz. Per questo Martino può essere l'allenatore giusto. A Ravenna ha fatto molto bene e vive il mondo Fortitudo con maggiore distacco dei suoi predecessori.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91