Come in gara2 con Casale, peggio che in gara2 con Casale. La Virtus esce con un pugno di mosche in mano dalla prima partita della serie contro Roseto - vede il fattore campo del PalaDozza saltare per la seconda volta in tre partite - e soprattutto vede sgretolarsi le (presunte, a questo punto) certezze che sembravano consolidate dopo il doppio successo esterno piemontese.

Alcune chiavi di lettura: la non difesa, con 92 punti subiti (30 nell’ultimo quarto), da una squadra che nella precedente serie playoff aveva segnato poco più di 60 punti di media. Il nervosismo, con 11 pesantissimi tiri liberi sbagliati. E poi, la totale assenza di due uomini chiave come Umeh e Rosselli - apparso particolarmente giù di condizione - che hanno combinato per 4/18 al tiro e dietro hanno subito tanto da Smith e Amoroso. E ancora, l’accettare il corri e tira rosetano nell’ultimo quarto - dopo la grande fatica fatta per riaprire la partita nel terzo periodo - e non provare a sporcare la partita, magari con la zona. Di sicuro i giocatori ci hanno messo del loro - perdendo tutti i duelli individuali - ma anche dalla panchina è mancato qualcosa.
Alessandro Ramagli, peraltro, alla fine ha pesantemente strigliato i suoi dicendo che quel che è mancato è stato abbassare il culo e difendere. Il che è senz’altro vero, ma non si può non far notare che l’impronta di questa squadra è stata però sempre prettamente offensiva. Nel corso della stagione l’attacco è sempre stato una certezza, la difesa invece molto meno.

Fatto sta che la Virtus è nuovamente con le spalle al muro, per la seconda volta in pochi giorni. Se non si vuole andare prematuramente a casa, bisogna vincere necessariamente domani, e poi andare a Roseto - dove ovviamente non saranno stesi tappeti rossi - e tornare con una vittoria. Non c’è margine di errore e non ci sono alternative. La speranza è che il gruppo si compatti nuovamente e già domani sera produca una prestazione ben diversa da quella vista ieri. Finora è sempre successo, in tutti i momenti di difficoltà.

Gara2 è domani alle 20 al PalaDozza, con diretta Sky Sport e Radio Bologna Uno.

(foto Pierfrancesco Accardo)

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