L'ex Giovanni Pini è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Sabato rivedrò tanti amici, dopo avere trascorso all'Aquila le ultime due stagioni. Sono contento ed emozionato. Mi aspetto una gara tosta e molto fisica. Noi abbiamo la necessità estrema di conquistare i due punti per avvicinare la salvezza, la Fortitudo vorrà riscattare il ko al PalaVerde con Treviso. Cercheremo di mettere nelle migliori condizioni di esprimersi i nostri due riferimenti, il play Dyson e il centro Jefferson. La Fortitudo ha tanto talento, avrà fame di riscatto e sarà spinta dal pubblico di casa.
Come stiamo? Veniamo da una serie di partite giocate con grande personalità e attenzione, nelle quali ci è però mancato pochissimo per vincere. A Venezia abbiamo perso all'ultimo secondo, con Brindisi all'ultima azione e contro Pistoia ci ha condannato un tiro "strano" di Johnson allo scadere. Qualcosa non sta andando per il verso giusto. Se i risultati non arrivano, occorre individuare le responsabilità, ma non mi sento di dire che sono dell'allenatore. Questa squadra è stata costruita per salvarsi e siamo in piena corsa. La partita di sabato, prima della pausa per le Final Eight di Coppa Italia, sarà molto importante.
La Fortitudo? Sostengo dall'inizio della stagione che per una squadra che annovera nel proprio roster giocatori come Sims, Aradori, Mancinelli, Cinciarini e Fantinelli sia molto prudente parlare solo di salvezza. Al contrario quello è il nostro obiettivo.
Farmi rimpiangere? Il primo pensiero è che Roma vinca, poi un po' di soddisfazione personale mi farebbe sicuramente piacere.
Contatti con Martino? In estate abbiamo avuto una conversazione telefonica in cui mi ha spiegato le ragioni della mancata conferma. Da allora non ci siamo più parlati. Ma non ho astio o antipatia nei suoi confronti. Penso sia un allenatore intelligente, bravo a capire le necessità dei giocatori e a metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio. Sta facendo un buon lavoro"


( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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