(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Flats Service Fortitudo Bologna – Libertas Livorno 82-61

Non è chiaro e mai lo sarà – ma alla fine chissenefrega – cosa abbia portato all’antico litigio eccetera, ma è comunque tempo di vitello grasso per una Fortitudo che si sbarazza di Livorno con 5 minuti iniziali di bombardamenti dall’arco, e pur affidandosi troppo dalla lunga distanza torna ad essere tanta roba dietro. Matando quindi una domenica che mai è stata in dubbio, e nessuno ad andare ad infastidire il giorno del ritorno di Caja sulla panchina. Fin troppo facile.

 

Cronaca

Ovazione per Caja, applausi per gli ospiti Fumagalli ed Esposito, e si riparte come se la storia non si fosse mai interrotta: Livorno quasi preferisce perdere palla piuttosto che avvicinarsi a canestro, Gabriel continua a tirare ad ogni azione con la differenza che ora però ci prende, 19-4 al 6’. Tornano le vecchie abitudini: shampoo per Mian, shampoo doppio per Panni, intanto Livorno supera i traumi iniziali e rosicchia qualcosa, dal -16 al 25-16 del 10’.

Ci si accontenta un po’ troppo del tiro da fuori che non va più come prima, a rimbalzo qualcosa si soffre, e pur tenendo sempre il decino di vantaggio c’è più equilibrio, mentre la partita si sfilaccia tra troppi fischi e tecnico alla panca F. Si viaggia con quanto conquistato nei primi minuti, 42-33 al 20’.

 

Si riparte da come era iniziato il primo quarto: triple, triple, ventello sfiorato, e benchè si vada a sprazzi più che di continuità c’è sempre una mano, dall’arco, pronta a fare male. Doppia di Bolpin per sedare le velleità labroniche, 64-50 al 30’.

Il resto è garbage, con Livorno che non riesce mai a tornae sotto i 10 punti, e una ordinaria amministrazione che fa anche bene, dopo le ultime prove e tutto il resto. Giovedì si replica.

  

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