La lettera di Polonara: conosco i ragazzi, so che daranno tutto. Io tiferò con lo stesso orgoglio di sempre

Achille Polonara ha firmato una intera pagina sulla Gazzetta dello Sport scrivendo una lettera in vista dell'esordio a Eurobasket 2025 dell'Italia.
Un estratto: "Alla fine della scorsa stagione, quando avevo iniziato a non stare bene, la mia testa aveva iniziato a riempirsi di pensieri negativi. Uno in particolare tornava sempre: «E se non dovessi far parte del gruppo?». Solo immaginarlo mi faceva stare male. Non era solo il dispiacere di non giocare un altro grande torneo, ma anche il fatto che mi mancavano poche partite per arrivare a quota cento presenze con la maglia azzurra. Per me significava tanto: cento volte con la Nazionale è una vita intera, un pezzo di storia personale che mi sarei portato dentro per sempre. Sapevo inoltre che quest'Europeo, vista la mia età, sarebbe stato l'ultimo. Lo sentivo come un traguardo e come un premio: la possibilità di chiudere un ciclo in campo con il gruppo che negli anni è diventato la mia seconda famiglia. E invece è arrivata la diagnosi.
In questo percorso c'è stato un gesto che mi ha colpito in modo particolare: quello di Pozzecco. Per me il Poz è come un fratello maggiore. Quando ha saputo della mia malattia non si è limitato a un messaggio o a una telefonata. Ha fatto una scelta che mi ha commosso: mi ha inserito lo stesso nella lista dei convocati, anche se non potevo giocare. È stato un segnale forte di stima e di solidarietà, che mi ha fatto sentire davvero parte del gruppo, nonostante tutto. Poi è venuto a trovarmi, mi ha abbracciato e mi ha detto: «La tua maglia resta qui, nessuno te la toglie. Quando starai bene, sarà di nuovo tua». Sono parole e gesti che non dimenticherò mai, perché in quel momento avevo bisogno di sentire che non stavo perdendo tutto. Infine, c'è un'altra cosa che mi mancherà: l'affetto del pubblico. In questi anni ho sentito sempre l'amore e la passione della gente, in Italia e all'estero".
Oggi non mi resta che fare il tifo. Conosco i ragazzi, so quanto valgono e so che daranno tutto. A loro voglio dire solo "in bocca al lupo". Sono certo che si divertiranno in campo e che ci faranno divertire, come sempre. Io indosserò la maglia azzurra anche da casa, davanti alla tv, e non mi perderò neanche una partita. Stavolta da tifoso, con lo stesso orgoglio di sempre".