L'AD della Virtus Luca Baraldi è stato sentito dalla Gazzetta dello Sport sulla questione Legabasket.
Un estratto delle sue parole.

Già in mente qualche nome per la nuova Legabasket? Con gli altri due saggi come ci chiamate voi, Sardara (Sassari) e Stavropoulos (Milano) abbiamo concordato di nominare un presidente istituzionale con un amministratore delegato. Quest'ultimo sarà pienamente operativo sotto l'aspetto strategico e formerà il team dei collaboratori come fosse un commissioner all'americana. Prevediamo un mandato di tre anni.

Sono usciti i nomi di Recalcati e Bassani. Non abbiamo mai parlato di Recalcati. Con Bassani c'è un'ipotesi di collaborazione esterna per trattare i diritti tv ma non per il ruolo di a.d. Almeno per il momento. Io sto facendo sondaggi con possibili candidati. Subito dopo le Final Eight di Coppa proporremo in assemblea i nominativi. A giugno la nuova Lega dovrà essere pienamente operativa.

Gli interventi più urgenti? Al primo posto i diritti tv. Poi una normativa sui visti, che andrebbero aumentati; il ritorno alle 16 squadre; una legge quadro sui contratti; la cura dei settori giovanili: vanno premiati i vivai che producono giocatori per la A non il minutaggio degli italiani; e anche un contributo alla formazione degli arbitri.

Cosa ostacola la crescita del basket in Italia? L'esposizione televisiva non funziona. Dobbiamo tornare su una rete generalista che trasmetta le partite in chiaro. E dobbiamo usare il peso dei nostri azionisti, penso ad Armani, Segafredo, ma anche altri soggetti economici e sponsor che investono tanto in quelle tv per chiedere che una parte di quei soldi tornino a noi, sviluppando un interscambio commerciale che favorisca tutte le parti.

Cosa si può copiare dalle leghe europee o dalla NBA? La lega tedesca e spagnola possono essere un modello. Invece dalla NBA prenderei l'affiliazione di club satelliti. Una Serie A più qualitativa ha bisogno di un'A-2 forte e formativa come la G-League negli USA.

Il Canale Telegram di Bolognabasket: tutti i dettagli
CLIMAMIO - ARMANI MILANO, GARA 1, 77-70