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(foto Virtus Segafredo Bologna)
(foto Virtus Segafredo Bologna)

Il diciassettesimo scudetto della Virtus - il secondo dell’era Zanetti - è arrivato al termine di una stagione davvero incredibile, vissuta sempre sulle montagne russe e con alti e bassi incredibili. Nella storia del campionato nessuno aveva mai vinto uno scudetto dopo aver cambiato allenatore, e questo già fa capire l’impresa fatta dai bianconeri, che tra le altre cose nel corso della stagione non hanno cambiato solo coach, ma anche dirigenza e composizione della proprietà. La vittoria del campionato rende vincente e memorabile una stagione che altrimenti sarebbe stata giudicata come negativa. E invece sarà un’annata da ricordare, non solo per lo scudetto ma anche per l’ottenimento della licenza triennale in Eurolega e l’avvio dei lavori per il nuovo palasport. 

Ripercorriamo la stagione attraverso alcune date significative.

20 luglio 2024

Dopo venti giorni di silenzio e mille illazioni la Virtus annuncia l’intero roster per la stagione 2024-25 in un colpo solo. Dei sette nuovi acquisti, Will Clyburn è sicuramente la stella, nonché l’unico con esperienza di Eurolega. Gli altri (Tucker, Grazulis, Morgan, Akele, Diouf, Visconti) sono tutti esordienti nella massima competizione.

15 novembre 2024

Devontae Cacok, ancora in recupero dall’infortunio patito a Belgrado il 28 dicembre 2023, viene tagliato, a seguito di un lodo arbitrale vinto dalla società. La decisione vale per il campionato italiano, non per l’Eurolega.

5 dicembre 2024

Dopo l’ennesima sconfitta in Eurolega - in casa contro l’Alba Berlino - Luca Banchi si dimette, lasciando la Virtus all’ultimo posto solitario con il record di 2-11. Al suo posto arriva Dusko Ivanovic, che accetta un contratto fino a fine stagione alla cifre che avrebbe preso Banchi.

29 gennaio 2025

Seconda rivoluzione, stavolta societaria. Massimo Zanetti caccia l’AD Luca Baraldi, con il quale aveva un rapporto ultradecennale, lanciando accuse durissime, tra cui quella di destabilizzare l’ambiente e di aver “sbagliato il budget quattro volte”, costringendo la società a continui aumenti di capitale. Il nuovo CEO è Marco Comellini, uomo di Zanetti, e il DG Paolo Ronci ha le piene deleghe sulla parte sportiva. Nel nuovo CDA che viene nominato non c’è alcun rappresentante del socio di minoranza Carlo Gherardi, e la cosa non passa inosservata. 

12 febbraio 2025

La Coppa Italia, primo obiettivo stagionale e personale “nemesi” del presidente Zanetti, resta un tabù. Contro Milano i bianconeri - senza Clyburn infortunato - cedono in maniera netta e vanno fuori già ai quarti di finale. In sala stampa, Ivanovic dichiara “ho detto ai miei giocatori che vinceremo lo scudetto”. Avrà ragione lui.

26 marzo 2025

La Virtus perde 88-52 a Belgrado contro la Stella Rossa. E’ la nona sconfitta in fila in Eurolega e il punto più basso della stagione bianconera. Ma è anche un punto di svolta. Da qui in poi il gruppo si compatta - anche con la cessione di tre giocatori (Tucker, Grazulis, Visconti) e cambia di passo in maniera netta. 

2 aprile 2025

Massimo Zanetti - in conferenza stampa - annuncia il rinnovo di coach Dusko Ivanovic anche per la stagione 2024-25. Questo consentirà di iniziare a lavorare in anticipo per la prossima stagione, avendo in mente un budget di massima. Nelle settimane successive, alcuni giocatori vengono dati per opzionati: per ora Saliou Niang da Trento, Derrick Alston da Manresa, Zac Seljaas da Wurzburg. Contestualmente, viene annunciata la sospirata partenza dei lavori per il nuovo palasport che sorgerà in Fiera al posto del padiglione 35. Visto l’accordo con la Coppa Davis, andrà necessariamente terminato entro novembre 2026.

14 maggio 2025

Dopo l’innesto a tempo di Justin Holiday - decisamente non positivo - la Virtus aggiunge un giocatore per i playoff. Fortemente voluto da Dusko Ivanovic, dalla Spagna arriva Brandon Taylor, playmaker già visto in Italia a Reggio Emilia. Il suo acquisto si rivelerà vincente, perchè aggiungerà alla squadra quel che mancava, ovvero un giocatore capace di battere l’uomo e creare per gli altri.

27 maggio 2025

Il punto di svolta dei playoff Virtus è gara cinque contro Venezia. Dopo una serie complicatissima a  5’ dalla fine i bianconeri sono a -9 e vedono lo spettro dell’eliminazione ai quarti. Poi entra Toko Shengelia - che era a riposo per i postumi di un trauma cranico - e la gira completamente con la sua grinta. La vittoria per 86-84 è l’ennesimo punto di svolta della stagione. Da lì in poi i bianconeri non si voltano più indietro. La serie con Milano è vinta 1-3, con doppio sacco esterno nonostante l’infortunio di Clyburn e la malattia di Polonara, che anzi compattano ancora di più il gruppo. E si arriva alla finale scudetto con Brescia.

29 maggio 2025

Dopo settimane di voci e controvoci, arriva il voto degli azionisti di Eurolega e l’ufficialità dell’allargamento a 20 squadre. La Virtus è dentro, e soprattutto ha ottenuto - assieme ad altre squadre - la sospirata licenza triennale che le consentirà di programmare a medio termine.

14 giugno 2025

Tra gara 1 e gara 2 di finale scudetto si consuma la terza rivoluzione stagionale. Dopo la panchina e le scrivanie dirigenziali cambia anche la proprietà. Il socio di minoranza Carlo Gherardi - con Cribis - esce dal capitale sociale, sfruttando accordi esistenti tra le parti. Massimo Zanetti torna a essere l’unico proprietario, con oneri e onori. Prima di gara 2 i due si abbracciano in parterre, e fanno professioni di amicizia reciproca. Ma la sostanza dei fatti è che uno resta, e l’altro no. Nel prossimo futuro si vedrà se qualche imprenditore bolognese vorrà affiancare Zanetti, o diventando il main sponsor della squadra dopo Segafredo, o entrando direttamente in società. Altrimenti, Zanetti continuerà ad andare avanti da solo.

16 giugno 2025

Tra gara 2 e gara 3 di finale arriva una notizia terribile. La malattia di Polonara non è mononucleosi, ma leucemia. Il giocatore, ricoverato al Sant’Orsola, riceve l’enorme abbraccio di tutto il mondo bianconero e del basket italiano ed europeo.

17 giugno 2025

La Virtus batte Brescia 3-0, crescendo in maniera esponenziale durante la serie. Le Vu Nere conquistano il 17° scudetto della loro storia, e Toko Shengelia è il meritato MVP della finale. La dedica di tutti è per Achille Polonara.

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