Fatta la squadra (manca solo l'annuncio del lungo Morgillo, ma d'altronde ogni lista deve avere un primo e un ultimo), e a circa 10 giorni dal raduno della truppa sotto gli ordini di Caja, è normale gioco da spiaggia cercare di capire quale possa essere il valore della Fortitudo che verrà, così piena di gente nuova e di due stranieri inediti dentro i nostri patri confini.

Con la novità di entrambi gli americani sotto le plance - inedito: per curiosità, tra cambi di regolamenti, Bosman eccetera, non capitava da 30 anni esatti. Gay e Comegys nel 1993-94. Anche negli anni di A2 tra Boniciolli e Martino, mai successo - e con i tre rinnovati Aradori-Fantinelli-Panni, la Fortitudo è squadra di 11 effettivi, che rispetto all'anno scorso ha miglior divisione quantitativa tra esterni e lunghi, senza il classico "nome" che fa dire ooh al pubblico, specie ora che si è capito che non esistono "terzi stranieri" o lussi per la categoria: chi è qui lo è perchè è da A2, senza che questo debba essere per forza visto in maniera negativa, anzi, permetterà di dare giudizi figli del campo e non della carta.

Curiosità per il bolognese (anzi, castellano) Conti, che durante l'estate ha fatto incetta di premi tra Gardens e Università dopo essere stato MVP della serie B, così come per Bolpin: a loro il compito di non essere prosciugati, nel ruolo di esterno, come successo in questi ultimi 3-4 anni da tutti quelli, soprattutto stranieri, che ci hanno provato. Inedita, come detto, la coppia di lunghi Freeman-Ogden, magari sperando che il secondo metta i liberi che il primo non pare avere sempre nel proprio DNA, aspettandosi poi dai subentranti che seguanno la strada in crescita di Barbante, ricordando i problemi avuto lo scorso anno da Paci e dalla meteoria Biordi, per non citare la delusione Davis. Così come in regia ci sarà alternanza tra Fantinelli e Giordano, sapendo che Panni potrà dare il suo sia come guida che come assaltatore. Meno punti tra gli esterni, più pericolosità sotto canestro, laddove l'anno scorso si vide che comunque accanto ad Aradori si faticava, e che a parte Candussi e qualche Barbante in area poco c'era.

Impossibile dare giudizi su aspettative eccetera: la A2 è realtà dove conta spesso più l'amalgama della carta, la voglia di fare dell'eventuale rampante piuttosto che certi usati (non sempre) sicuri. Meno allettante di quanto non fosse la Fortitudo di Dalmonte a Ferragosto, ma anche più consapevole che a parlare sarà il campo e non il curriculum. Basterà?

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