(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Inseguendo l'aquila, così titolava un suo album del 1988 il mai abbastanza compianto Pino Mango da Lagonegro. Diventa il banale titolo anche di questo inizio stagione Fortitudo, con 8 vinte su 8, solo un brivido nella casalinga con Piacenza, e clima fuori dal campo di quasi totale amore e adesione a chi sta portanto la squadra ben oltre le aspettative di questo agosto. E forse questa discrepanza tra risultati di cotal genere e previsioni è motivo di dissonanza tra le parti: si va avanti senza far previsioni e senza rialzare le asticelle, almeno per adesso, ma intanto pare chiaro che qualcosa non va nell'ambito di cosa aspettarsi dalle cosiddette riserve. Che forse vanno bene per quello che doveva essere la posizione di classifica presunta, meno bene per un vertice di questo tipo. Caja non le ha mandate a dire, e d'altra parte le cifre sono dalla sua parte.

Perchè Conti finora sta viaggiando con un desolante 2/21 al tiro, perchè Morgillo dopo il buon esordio con Chiusi ha un -6 di valutazione complessiva figlia soprattutto della difficoltà di stare in campo per via dei falli, perchè Giordano non ha ancora saputo ritagliarsi un attimo di gioco, nemmeno nel garbage, e con i soli esperti Sergio e Panni a fare più o meno che veniva chiesto loro a inizio anno. L'esplicita bocciatura verbale di domenica fa capire che l'allenatore non è soddisfatto, e che per evitare il manicomio (cit.) potrebbe chiedere qualcosa alla società. Questo vuol dire che si vuol cercare di fare meglio di quanto non si stia facendo ora - ed essendo 8-0 andrebbe capito fino a che punto - o che perchè si ritiene che si possa peggiorare, se non si rabboccasse qualcosa là dietro?  Sarà esagerato cercare le cose che meno funzionano in un motore finora perfetto, ma d'altra parte se non lo si facesse sarebbero solo copincolla di esaltazioni, capirete.

Udine, quindi. Ambiziosa, imbattuta in casa (4-0), due sole sconfitte in derby del Triveneto (Verona e Trieste) per la squadra di coach Vertemati. Curiosità per il bolognese Arletti, di ritorno da esperienze scolastiche d'oltreoceano (5.4 punti) per una squadra dove i punti li porta Monaldi (13.8) in un sistema dove non c'è una prima punta ma tanti che possono portare bottini: l'esterno Clark, l'esperto Alibegovic (Mirza, stavolta), oltre a Gaspardo e all'ex Virtus Delia. Discreta mano da 3 per Caroti (56%), ma se sono i primi nel tiro dall'arco bisognerà stare attenti un po' a tutti.

Si gioca mercoledì, ore 20.30, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.
 

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Gianmarco Arletti, "Tifo Fortitudo, ma sono sicuro che a Udine vinceremo noi"