(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Attilio Caja è stato ospite di Palla a due, territori a canestro su Raiplay Sound

Come si dorme durante i playoff? Aumentate l'attenzione sui dettagli? “E' un metodo di lavoro che abbiamo dal primo giorno, non si studia solo il giorno prima degli esami ma sempre. Ci siamo preparati, non serve sapere che nei playoff c'è più intensità, cerchiamo di fare quello che abbiamo sempre fatto finora”

Una squadra con la storia della Fortitudo può partire da sfavorita? “Sì perchè le cose cambiano, ci sono realtà nuove che fanno operazioni importanti, e loro sul campo hanno dimostrato di aver fatto meglio di noi arrivando primi. Hanno pronostico, fattore campo e hanno fatto inserimenti importanti”

Durante la settimana hai cambiato qualcosa nel modo di allenarsi, dato che hai giocatori esperti? “Sedute mirate, puntando sulla qualità del lavoro e decrescendo avvicinandoci alla partita. Prima quantità e poi qualità, sapendo che durante i playoff i giovani dovranno lavorare di più, e il secondo quintetto dovrà farsi trovare pronto”

Come si batte una squadra di così tanto talento? “Con la difesa mostrata contro Treviglio e Rieti. Poi servirà contributo offensivo da parte di tutti. Sarà difficile tenerli a 60, per questo i ragazzi che partono dalla panchina, che hanno fatto bene ma non sono sempre continui, qualcosa dovranno darlo. Non segnando 15 punti ma mettendo il proprio mattoncino”

Contro Notae ci sarà Bolpin o tutta la squadra? “Non si difende mai da soli, è un gioco di squadra e gli isolamenti uno contro uno sono davvero pochi. Bisogna ridurre gli spazi, sapendo che abbiamo anche lunghi che sanno coprire bene. E' un lavoro di squadra, sempre”

Toglieresti qualcuno a Trapani? “No, forse toglierei il fattore campo. Avendo le prime due da noi e poi da loro sarebbe bello ma non è possibile. Così come non è possibile togliere un giocatore…”

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