L'arbitro Alessandro Martolini è stato ospite di Sport Club.

Hai arbitrato la finale nel 2021 e la Virtus ha vinto. Nel 2022 è stato scelto un arbitro ucraino, perchè? "E' un arbitro importante e di grande carriera, sul merito della scelta pensiamo al fatto che non poteva tornare al suo campionato di origine. Modalità su cui personalmente non ero molto d'accordo, le regole in un campionato non possono essere cambiate in corso d'opera, non si gioca un quarto con un pallone e poi lo si cambia. Ottimo collega, ma si poteva riflettere di più: a campionato in corso non si conoscono le squadre nè i giocatori, e lui ha sostituito uno di noi. Abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco, ma non tutti erano d'accordo"

Avesse arbitrato un italiano, la Virtus avrebbe vinto gara 1? "Lui è abituato ai contatti da Eurolega, quelli a cui la Virtus dell'epoca non era tarata, quindi forse ha accettato un metro con maggiore impatto fisico"

Avessi arbitrato tu, avrebbe vinto la Virtus? "Avrebbe vinto la squadra più forte"

Ma voi quella scelta come l'avete presa? "Fu una decisione presa dall'attuale presidente Fortitudo, Stefano Tedeschi. Di solito su queste cose gli arbitri non vengono mai interpellati, io avevo la mia idea ma valeva il giusto"

Fu una scelta presa da Petrucci che era amico di Messina, anche perchè Tedeschi entrò in polemica con lo stesso Messina e poi per questo venne rimosso. "Sono meccanismi che non conoscevo. Comunque niente da discutere sull'arbitro, che continua ancora ad arbitrare"

Fece un gesto di quasi esultanza dopo un canestro di Shields. "Gesto istintivo, non penso fosse una esultanza, in campo hai altre cose a cui pensare. Tecnicamente è stato un qualcosa di inconsulto che all'arbitro è venuto male, ma oggi con tante telecamere qualsiasi gesto potrebbe essere mal interpretato. Di solito si resta con le mani alzate, segnando con destra e sinistra il tiro da 3, al massimo i pugni possono far pensare male ma non credo sia stata una esultanza. Di certo esiste il diritto di criticare, e anche gli arbitri devono accettarle, altrimenti cambiano mestiere"

Virtus e Milano pronte per la finale in Italia? "No. L'Eurolega è stressante, Venezia e Tortona possono essere pericolose così come anche outsider. Chi non fa le coppe prepara le partite senza problemi, vedi la sconfitta di Milano con Pesaro. Non è una lotta così scontata."

Cambiando il modo di giocare, per gli arbitri è diventato più difficile? "Noi per fortuna non abbiamo il VAR sul fuorigioco, perchè certi gol annullati per due centimetri fanno male allo spettacolo. L'IR forse si allungano le partite, non sono così fluide e spesso se ne abusa per le lamentele degli allenatori o per la sicurezza degli arbitri. Così tutto diventa troppo lento. C'è chi chiede l'IR già dopo due minuti per una rimessa, è una cosa che non ha molto senso. Le partite durano troppo, ma gli arbitri non sono infallibili e lo spettacolo è bello anche con i loro errori. Non conosco nessuno che non ne abbia mai fatti. Ora per noi è diventato più semplice fischiare, le squadre sono tutte omologate, giocano allo stesso modo, spesso si capisce subito come andrà a finire l'azione e dove andrà la palla. Dall'altra parte il gioco è più noioso, è meglio l'Eurolega"

Tra i rompiscatole, Teodosic a che livello è? "Un mio grande amico. Gli fischiai un antisportivo a Cremona, poi ci fu una seconda fischiata e venne espulso con i social che mi attribuirono la scelta. Come tutti gli slavi, gli dai un dito e prende la mano, ma vederlo giocare è un piacere. Difficile da gestire, ma non il peggiore"

Il peggiore, invece? "Sean Colson. Con lui è stata durissima, problematico sotto tutti i punti di vista. Poi Hague, Sanders, Rodriguez, la Trento che perse due finali scudetto era davvero complicata"

Messina? "Con lui devi saperci parlare, altrimenti meglio stare zitti. Non puoi parlare di tecnica, vuole la perfezione dai suoi e anche dagli arbitri, e non sempre puoi averla, specie dai giovani. Lui vorrebbe sempre fischi corretti, ma capita di sbagliare"

Però voi di tecnica non siete del tutto digiuni. "Avevamo incontri con gli allenatori nei raduni pre, e durante il campionato. Di solito veniva un allenatore non impegnato in campionato, è capitato con Caja o con Sacripanti, e ci spiegavano metodologie o tattiche. E' sempre un rapporto complicato, quello tra arbitri e allenatori: loro vogliono sempre dirci quello che vorrebbero venga fischiato, a maggior ragione se c'è una alta posta in palio. Le linee guida ci sono, ma non sempre sono le stesse per tutti. Pianigiani, ad esempio, da allenatore della Nazionale voleva cose diverse da altri allenatori"

Con l'IR, il tiro da 4? "Parliamo del Mesozoico. Io vidi la partita a casa, a vivisezionare è difficile vedere un contatto. In quella situazione, con il +4 della Fortitudo, forse l'arbitro si aspettava un fallo della Fortitudo per non fare tirare Danilovic, era un fischio già in canna, è arrivato tardi perchè il giocatore ha saputo anticipare il contatto"

Un errore di Zancanella? "Lo dicono le immagini"

Ma l'IR cosa avrebbe detto? "Sarebbe stato complesso cambiare la decisione. Si può derubricare un fallo se si vede una simulazione, ma non cambiare"

Un commento sulla Fortitudo? "Mi sono allenato spesso con Caja, lui non fa mai allenamenti soft ma sempre mirati alla partita, tiene sempre tutti sulla corda. Mi pare una buona squadra, ben assemblata"

La Virtus? "Mi pare giochi più libera. Hanno perso Teodosic ma ne hanno altri, e sono contento della crescita di Abass. Potrà dare molte soddisfazioni"

Ci sono arbitri in Europa che cercano di danneggiare Virtus e Milano? "No, chi va in campo fischia quello che deve fischiare, non ci sono favori verso qualcuno. Io almeno non ne ho mai avuti"

Il video integrale della trasmissione

 

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