(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Flats Service Fortitudo Bologna – Real Sebastiani Rieti 75-59

Tanto caotica e viscida la prima quanto semplice e facile la seconda: il 2-0 della Fortitudo arriva contro una Rieti che non ha la stessa grinta di 48 ore prima, e facendo 13-0 di parziale tra il primo e il secondo quarto, continuando a difendere come pazzi sugli esterni ospiti, Bologna non rischia mai un attimo in un secondo tempo trascorso in totale, quanto imprevista, tranquillità. Missione compiuta per quanto ha riguardato il lavoro casalingo, magari ci si poteva aspettare qualche seggiolino vuoto in meno (4245 il dato, comunque, dei dichiarati), tutto il resto è superfluo.

 

Cronaca

Cambio canotta per Rieti (da gialla a celeste), cori per Myers e Fucka in parterre, per un inizio collettivamente arioso: la Fortitudo punisce subito i timidi tentativi di zona altrui, Rieti non abbassa la testa, qualche passaggio sia di qua che di là che fa venire l’orticaria ai rispettivi allenatori, ma lucrando soprattutto sul vantaggio a rimbalzo al 10’ è 24-17 interno.

Cresce la difesa, Rieti si impantana nuovamente tra assenze centimetrali e confusioni mistiche, così formicheggiando la Fortitudo allarga quasi senza far rumore, 33-17 al 15’. A tratti ci sarebbe da chiedere la manifesta inferiorità per il gap atletico tra le squadre, si fa +17, e peccato per una scelleratezza finale di Giuri che permette a Johnson un graffio che chiude il tempo sul 40-28.

 

La partita scorre come la linea ferroviaria che costeggia l’Adriatico dopo Pesaro, in totale panciolle, con Bologna che tiene Rieti a distanza e Ogden che, dopo qualche abuso da fuori, attacca il canestro con gioia. Magari si perde qualche palla qua e là, ma è 57-43 al 30’.

Arriva anche il ventello (71-48), poi quel che conta è che nessuno si faccia male. Tutta la panca in campo, rimane qualche tripla sperduta di Italiano ma niente di davvero rilevante.

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