Ospiti del Circolo della Caccia per l'evento 'Bologna, Basket City', dove si è ricordato Paolo Barbieri, erano presenti nutrite rappresentanze di Virtus e Fortitudo.

Alcune dichiarazioni, come riportate da Giacomo Gelati sul Resto del Carlino.

Baraldi - Lavorare qui è un grande onore, è una città in cui la dignità del basket è altissima. Con la Virtus abbiamo fatto una cavalcata importante, ma quello che conta è quello che abbiamo davanti. L'idea di avere una casa per la Virtus è un impegno che il dottor Zanetti si è preso, senza di lui non sarei qui: speriamo di averla in un paio di anni e il nostro grazie va alla città e al polo fieristico.

Di Pisa - Noi siamo i cugini poveri, sappiamo soffrire e ci piacerebbe anche a noi fare un progetto come la Virtus, ma non abbiamo un Zanetti alle spalle. In passato siamo stati ricchi e non abbiamo sfruttato il momento. Scherzi a parte, veniamo da alcune stagioni travagliate e oggi vogliamo rendere solido il nostro percorso.

Abass - Per me è stata una grande emozione quando mi ha chiamato la Virtus, sono cresciuto guardando Ginobili. Ho giocato altrove, qua la differenza è che ci sono due squadre, la passione è fortissima: la mattina esco di casa e ricevo gli sfottò dei tifosi avversari.

Aradori - Sono legato a Bologna. Qua mi sono diplomato e ho giocato in entrambe le situazioni. Una volta un tifoso Virtus mi ha offerto un caffè dicendo che sono un grande, ma anche il suo antieroe.

(foto Fortitudo Pallacanestro 103)

I canali social di Bolognabasket
La clamorosa vittoria dell'Italia contro gli USA a Colonia