La prima vittoria netta - anzi dominata - dell’Eurolega bianconera arriva nella serata che forse non ci si aspettava, visto l’ottimo stato di forma di Valencia e l’assenza di Shengelia. Il georgiano potrebbe essere fuori tutta la prossima settimana, a sentire Scariolo, e considerato il doppio turno di Eurolega sarebbe un’assenza non da poco. Per i meno giovani, è impossibile non pensare alla battuta di Alfredo Cazzola, che a suo tempo parlava di <em>dare l’oro alla patria</em> . 

Di rischi - in ogni caso - ce ne sono stati zero. La Virtus è stata bravissima a imporre il proprio ritmo fin da subito, e a dominare la partita senza avere mai cali di tensione. Difesa, ottima circolazione, 50% da tre, tutto praticamente perfetto, a parte forse i 16 rimbalzi offensivi concessi. Valencia non è mai stata fatta entrare in partita, in sostanza, ed è uscita molto presto dalla partita. Vittoria di squadra se ce n’è una, e rotondo +30 finale, che alla fine - chissà - potrebbe far comodo in caso di arrivo multiplo.

La cosa più importante - però - è che questa Virtus sta crescendo, nella conoscenza reciproca e di conseguenza nel livello di gioco. E così facendo arrivano tiri migliori, scelte migliori e risultati migliori. Ora il record in Eurolega è in parità, 4 vittorie e 4 sconfitte, e si è ai margini della zona playoff. 

Insomma, la Segafredo è dove voleva essere, e ora dovrà cercare di rimanerci, sapendo che continuando a giocare a un ritmo forsennato. Nei prossimi nove giorni ci saranno quattro partite: Trento e Panathinaikos in trasferta, Efes e Brindisi in casa. La stagione va avanti, e bisogna farsi trovare pronti. Alti e bassi saranno inevitabili, ma la prestazione di ieri ha fatto vedere che il potenziale della Virtus 2022-23 è davvero alto.
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