La Fortitudo ha concluso la costruzione del proprio roster

Fantinelli, Moore, Sarto, Sorokas, Benvenuti. Della Rosa, Guaiana, Anumba, Moretti, Mazzola. A questi dieci (più il giovane Federico Gamberini, esterno del 2005 in arrivo da BolognaBasket2016) verrà affidato il destino della Fortitudo che verrà, con il solo Mazzola ancora da ufficializzare ma fatto e finito, e con chiusura del roster fatta in largo anticipo rispetto alle tempistiche degli anni scorsi. Quando, per un motivo o per l'altro, si andava alle bancarelle del mercato quando ormai poco era rimasto e si doveva fare con quel che si poteva.
Chiaro, ad un certo punto il mercato è stato drogato da offerte fuori categoria e da cifre superiori al logico, ma alla fine ne è uscita una squadra, diciamo, cajesca: gruppo, difesa, forse più quantità che qualità, con le tempistiche giuste per creare quella amalgama che lo scorso anno non si venne a creare per mille ragioni, o forse solo una. Ovvero, squadra allenata, da novembre in poi, non da chi l'aveva costruita. Vero che forse manca il giocatore vip, quello magari da apporre sulla campagna abbonamenti che, come si suol dire, vale il prezzo del biglietto. Quello magari che scende dalla A1 con le classiche dichiarazioni scendo di categoria solo per la Fortitudo, e che dimostra ambizioni e portafogli di alto livello. Forse, da queste parti, non è che ce ne sia tanto bisogno. E poi, due anni fa, non è che di figurine ce ne fossero poi tante, e sappiamo come andò.
E allora, cosa aspettarsi? Ci sarà tempo per giudizi e altri pensieri, uno dei tanti passatempi estivi che riempiono le cronache, ma sarebbe come andare su Tripadvisor e dare stelle in base al depliant dell'albergo senza esserci neppure entrati, e allora evitiamo di spiegare quello che ancora non può essere spiegato. Ci si limiti a sperare che la difesa faccia il suo, dopo un anno in cui si sono visti avversari spanierare facilmente da 3 contro chi nulla faceva per andare a chiudere, e che davanti si giochi di squadra senza nessuno a sparare in autonomia per puro interesse statistico e poco collegiale. E che Caja torni meravigliosamente a scuoiare chi non fa il proprio dovere, specie dietro: le critiche a due mesi e mezzo dalla prima palla a due del campionato lasciamole ai social. Qui si noti che, rispetto alle scorse stagioni, gli alibi del ritardo nel mercato non ci sono. Ergo, sono stati tutti voluti. In bocca al lupo, Fortitudo.