La fatica, il puff puff pant pant, poi la risoluzione in positivo: la Fortitudo vince la sua seconda di fila, prima volta in stagione, andando a matare Forlì al termine della classica gara bagarre, con tanto di sospensione per nervosismi nella curva ospite (ma sul campo niente da segnalare) e trovando una ottima alternanza tra pacchetto straniero prima e italico poi. Vittoria di nervi e ormoni, come si suol dire, sfruttando la mancanza di chili forlivesi in area e, soprattutto, la possibilità di avere panca lunga e fiato da vendere. Bene così, alla prossima, con due derby regionali in trasferta di seguito.

Si parte con inno, con striscione fossaiolo FIPermalosi su cui vedremo la slot machine quante monetine richiederà, e con Bologna che prima concede due triple, poi si mette attorno alle corse di Ruzzier e alla totalità di Nikolic per infilare un 10-0 che è cosa buona per porre il naso avanti. Più collettivo da un lato, più ricerca dei colorati dall’altro, 20-16 al 10’.

Boniciolli ruota tutto il ruotabile, pratica staffette sul babau Blackshear, ma non riesce ad affondare del tutto il colpo perché, tutto sommato, Forlì piano piano riesce ad attivare anche il resto della squadra. C’è sempre un po’ di vantaggio, mai abbastanza per esaltarsi più di tanto, con la manovra offensiva che non è sempre liscia e rapida, e serve una tripla mechata di Italiano al 20’ per andare al riposo su un tutto sommato corretto 37-32.

Si resta in equilibrio precario, con la Fortitudo che fatica a trovare alternative al gioco interno, e Forlì discreta nel variare le proprie soluzioni. Poi si scalda il clima, c’è un tecnico per simulazione a Ruzzier, e 5’ di partita sospesa (43-42 Fortitudo al 24’) in attesa della fine dei – nemmeno tanto imprevisti - scontri tra tifosi forlivesi e polizia. Vola qualche manganellata, poi si riparte: Forlì trova il primo sorpasso del secondo tempo, poi si va ad attivare un silente Mancinelli per aggiustare la questione. Magata di Candi, e 54-49 al 30’.

La Fortitudo si stringe attorno al suo blocco italiano – senza maiuscola – e trova rispostissime da Candi e Mancinelli, bravi a sfruttare il momento in cui Forlì deve mettere Crockett a riposo per 4 falli. Spazio per mettere qualche punto di divario, costringendo gli ospiti a correre più di quanto non avrebbero voluto. Si arriva al massimo vantaggio (70-58), poi Ruzzier scivola su se stesso in due occasioni, davanti e dietro, dando la possibilità ai romagnoli di rimettere qualcosina in ballo. Occasione non sfruttata, e finale che non è particolarmente foriero di patemi: vince Bologna, amen.


(foto Schicchi - il Resto del Carlino)

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