Pillastrini: la nostra parola d'ordine è umiltà. La Fortitudo resta tra le pretendenti alla promozione

Stefano Pillastrini, fresco vincitore della Supercoppa con Cividale, è stato sentito da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.
Il capolavoro è del club. Il presidente Davide Micalich ha sognato qualcosa di difficile da prevedere durante la pandemia, mentre tutti guardavano verso il basso: in pochi anni è riuscito a coinvolgere più di duecento sponsor. In quarant'anni di carriera, non ho mai sentito un calore così importante, un ambiente così legato alla squadra indipentemente dai risultati.
La Fortitudo? In precampionato gli alti e bassi sono all'ordine del giorno. Al torneo di Riccione la Fortitudo sembrava quasi ingiocabile, per il ritmo e la velocità di esecuzione pareva la squadra di due anni fa, tanto che in quel momento ho pensato che in campionato avrebbe faticato a perdere una partita. Poi ha perso in semifinale di Supercoppa con Rimini, che è una corazzata e ha disputato la gara perfetta. Parliamo sempre di precampionato, "bucare" una partita dopo averne vinte tante, anche facilmente, è all'ordine del giorno.
Con l'inserimento di Imbrò al posto di Benvenuti la Fortitudo è migliorata o peggiorata?
Come prima cosa, mi dispiace per Benvenuti, un ragazzo di cui ho stima. Ho allenato Imbrò a Treviso, dove faceva coppia proprio con Fantinelli. Sono convinto che appena recupererà una buona condizione atletica sarà un giocatore importante. Sotto canestro, assieme a Moretti, un acquisto di rilievo, la Fortitudo può adesso contare su Mazzola, l'unico con una certa stazza e struttura. In più, Anumba può giocare da ala grande. La sostituzione di Benvenuti non mi sembra impossibile.
Sorokas è un pivot di grande movimento che apre il campo. La Fortitudo porta tantissimo Fantinelli spalle a canestro in attacco e può contare su lunghi perimetrali, ha diverse soluzioni tattiche. Nella fase offensiva mi sembra non ci siano problemi, che invece potrebbero comparire in quella difensiva, anche se Moretti e Mazzola sono solidi. Comunque è chiaro che nel tempo l'assenza di Benvenuti si farà sentire. Non so se con Imbrò al suo posto, oggi, l'Aquila sia migliorata o meno».
Cividale è da considerarsi una delle pretendenti alla promozione? La vittoria ci fa sembrare una squadra importante e con certe ambizioni, ma la verità è che, pur giocando sempre per vincere, siamo consapevoli di chi siamo. Stiamo valorizzando tantissimo due 2005 come Ferrari e Marangon e non abbiamo il budget dei club di prima fascia. La nostra parola d'ordine è umiltà».
E La Fortitudo? La Fortitudo ha un giocatore molto importante e di talento come Sarto, due califfi per la categoria come Fantinelli e Sorokas e Mazzola che, pur avanti negli anni, ha vinto lo scudetto. La Effe è molto competitiva e sarà tra le pretendenti alla promozione».