Gemini Mestre - Flats Service Fortitudo Bologna, cronaca

Gemini Mestre - Flats Service Fortitudo Bologna 58-81
Di necessità virtù, la Fortitudo corta (ruotano in 7, ancora nisba Anumba, l’ottavo è Gamberini) gioca a Mestre una partita più concentrata che non scintillante, mischiando le difese dietro e facendo il necessario davanti. Abusando un po’ del tiro da 3 – senza nemmeno gran soddisfazioni – ma compensando con il resto e con il gruppo. Basta poi questo, ringraziando che non ci si è fatti male, che si è usciti dopo essersi asciugati bene dopo la doccia per evitare mal di gola, in attesa di news dal reparto gettonari e, comunque, continuando a vincere. Che è poi quello che conta.
Cronaca
Si parte con accenni di labirintite, sia davanti che dietro: palla che gira poco, difesa che concede troppo in area, e serve un qualche aggiustamento per mettersi in campo nella maniera giusta e fare 10-0 di break dopo le prime titubanze. Per cui la quale, 20-13 Fortitudo al 10’.
Sorokas fa robe come nemmeno nei terzi quarti al Paladozza, allungando fino a +12 praticamente in solitaria, felicitandosi quando i tiratori gli danno man forte rendendo ancora più ampio il divario. Bologna qualcosa lo trova, Mestre non ne imbrocca una, si lambisce il ventello, è 42-26 al 20’.
Si viaggia con relativa tranquillità, pensando forse più a gestire che non ad imporsi, ci sono minuti anche per Gamberini, e la concessione di qualcosa di troppo dietro permette a Mestre di nasare per un attimo la singola cifra di svantaggio. Più collettivo che non talento, 60-48 al 30’.
Arriva il ventello, e il resto è ordinaria amministrazione, nulla che giustifichi altre righe dello scrivente e altra attenzione dal lettore.