La Fortitudo dopo la Supercoppa: domenica inizia il campionato

Che almeno sia apprezzata la coerenza. Scorso anno, di questi tempi, buttavamo acqua sugli entusiasmi per la vittoria dell'allora Supercoppa dicendo che era sempre e comunque precampionato, e la stessa cosa è giusto dire oggi. Precampionato, e forse anche meglio mettere le cose in chiaro ora che la classifica di A2 dice che sono tutte ancora pari a quota zero piuttosto che doversene accorgere dopo. Ma così come la rondine di Cagnardi non fece autunno 12 mesi fa, che valga lo stesso per Caja: è stata una partita, non è andata bene, punto. E, intanto, il trofeo lo porta a casa Pillastrini: complimentissimi, segnalando i 27+11 di media in due partite per Freeman. Era stata, due anni fa, una gran pesca.
Però, questo KO della Fortitudo com Rimini (senza Camara, non dimentichiamo) sia utile per capire dove c'è ancora da lavorare. L'attacco, sopra tutto, perchè dopo le acerbe goleade di agosto venerdì la squadra si è piantata: certo, se possibili apriscatole come Sarto e Imbrò fanno 2/15 collettivo ecco che la strada non è poi così piana, e da lì via il dibattito. Bene Sorokas, servirà più costanza da Moore e, in particolare, maggiore incisività da parte di Fantinelli. Che non sarà mai uno da 5 triple a gara come Denegri (a proposito, 14/33 da 3 degli avversari: Ricominciamo, si chiederebbe Pappalardo), e che quindi deve fare altro. E se i dirimpettai gli chiudono il post basso, ora che il Capitano per forza di cose ancora conosce poco i gusti dei compagni e come attivarli, ecco che anche qui la strada diventa impolverata.
Vabbè: Imbrò crescerà, Anumba dovrebbe tornare a lavorare in 'sti giorni, e comunque non si può sperare che la classe sia già del tutto conscia del programma quando la campanella non è ancora stata messa in azione. Domenica si gioca, a Roseto, e sarà campionato, quindi qualcosa di più serio e importante. Lì se ne riparlerà, per ora archiviare e lavorare.