Sella Cento - Flats Service Fortitudo Bologna, cronaca

Sella Cento - Flats Service Fortitudo Bologna 80-67
Cominciare bene e finire malissimo. Questa la storia della domenica centese della Fortitudo, che parte con il botto sfruttando ottimo attacco e una zona che Cento nemmeno sa come gestire, e che evapora tra guai (si ferma Guaiana) e comprensibile esaltazione locale. Si arriva sul +14, poi la partita è un unico spartito: Cento che corre, Bologna che non riesce a rincorrere, chi c’è è stanco o sfocato, ed è la fine della serie positiva fortitudina. Ora si inserirà Harris, se non altro si è visto che Anumba in campo ci può stare, come magra consolazione.
Cronaca
Si parte con la scoperta di Anumba, che va in quintetto, e Bulgaria immediata contro cui Cento tira solo da 8 metri con alterne fortune. Non è spettacolo clamoroso, ma intanto Anumba regala una pericolosità in area quasi inedita, che fa la differenza nel tiro al piccione collettivo. Con i cambi si segna un po’ di più, Caja gira già vari pini punitivi, 19-15 Fortitudo al 10’.
Diventa pure troppo facile, dopo, attaccando con razionalità e aspettando il rimbalzo difensivo dopo l’ennesimo airball da 3 di Cento, e Bologna fa 29-15. Poi di colpo i padroni di casa iniziano a prenderci, e per stare davanti bisogna segnare, dato che dietro si imbarca acqua. Diventa un corri e tira, 46-42 al 20’.
Cento ci crede, Bologna ruota chi ha tra infortunati e via discorrendo, e al millesimo tentativo arriva il sorpasso, con Conti che all’ennesimo battesimo da fuori mette la quinta tripla della sera. Si va in campo con formazioni obbligatoriamente sbilenche, inabissandosi al -7 (53-60) e rendendo necessario provare ad andare a uomo per limitare i danni. Liberi di Sorokas, 62-57 Cento al 30’.
Caja deve riproporre Gamberini, ma se Roma non è stata costruita in un giorno figurarsi un giocatore all’esordio. Attacco fermo e difesa senza ossigeno, si va a -12 quando ci si deve aggrappare al braccino altrui visto che di altro non ce n’è. Di braccino ce n’è, ma niente altro, e allora quando sul -14 Caja manda in campo i bambini è chiaro che l’obiettivo è evitare ulteriori noie ortopediche che non provarci. Giornataccia.