Era stata una primavera orribile, talmente orribile che ad un certo punto il suo bagno era diventato un'isola, con da una parte il mare e dall'altra fiumi impazziti e saline che non ne volevano sapere di stare al loro posto. Niente più spiaggia, solo acqua sporca. Però si era sbattuto - perchè quando voleva sapeva anche essere un lavoratore - e in pochi giorni la spiaggia era tornata presentabile e ospitale. Waimer guardava i bambini schiantarsi sul saltabile e le mamme lamentarsi del troppo caldo con un rinnovato occhio bonario, pensando che ad un certo punto aveva temuto che non sarebbe più successo. Ma pensò anche che perfino la sua bontà aveva un limite, specie quando rivide i due tifosi del capoluogo dopo un anno. Il primo era lì già da un po', e non sapeva quanto spendere per la sua colazia visto che non aveva idea del proprio budget. L'altro era appena arrivato, e aveva brontolato perchè il suo ombrellone in prima fila era stato occupato da uno strano soggetto tatuato, con costume griffato Armani, e pronto ad urlare al bagnino di salvataggio che pretendeva un tecnico ogni volta che qualcuno passava vicino al suo lettino.

Bavvy - Ah, cominciamo bene. Bagnino, prima che tiri fuori le foto che hai fatto nel Capoluogo allo stadio per il concerto di Vasco, che potrebbero sputtanarti da qui all'eternità, posso sapere perchè hai messo quel tizio nel mio ombrellone?

Waimer - Buongiorno, eh. Fanne quello che vuoi delle foto, ma quel tizio ha vinto il campionato, ha pagato di più, e quindi lui è in prima fila e tu in seconda.

Piccy - In quell'ombrellone dove gocciola gel. Carissimo! Ora che fai? Non lo ringrazi più il Dottorzanetti? Niente abluzioni all'alba con il caffè, solo perchè non ti ha preso il lungo che volevi, ha speso per la femminile e basta, e alla fine hai vinto quanto noi, ovvero niente?

Bavvy - Parli ancora? Dopo una stagione in cui siete stati ostaggio di clan, sconfitte quasi apposta per non disturbare il manovratore occulto, acquisti di brocchi per evitare cambi di gerarchia, tanto che perfino la salsicciata è andata di traverso. E stai qui a parlare di basket? Oh, noi avremo perso una finale a gara 7, tu hai praticato onanismo perchè hai battuto Cento. Dico, Cento. Dopo un anno in cui andavate a vedere le partite per obbligo religioso, schifando voi stessi i giocatori.

Piccy - In effetti è vero, non ci siamo divertiti tanto. Ma perchè aspettavamo la vostra finale, ci basta quella. E, sai, non è stata un gran che. L'anno scorso, dai, tanta roba, no? Te che eri impazzito davanti ad arbitri ballerini ucraini, Messina, Petrucci, complotti anche solo per come veniva alzata la palla a due. Ora cosa vi è rimasto? Solo brontolare perchè si tornerà a cinque gare solo perchè lo ha chiesto Melli. E le cose che ho letto sui social... chi è quello che vuole portare Teodosic all'aeroporto con il grazie e arrivederci? Dai, forse Conroy è ancora in giro.

Bavvy - Tatino, dopo aver visto Vasl e i fenomeni che sono stati messi a contorno di chi doveva sempre e comunque rifulgere, forse perfino Conroy vi sarebbe sembrato Magic Johnson. E ora che farete? Via i muratori e dentro i crucchi? Anzi no, perchè i muratori hanno lasciato debiti che nemmeno i crucchi riescono a gestire. E tu l'anno prossimo, dopo aver gridato alla discontinuità o niente, ti abbonerai e farai salsicciate come se nulla fosse.

Piccy - E tu? Che sei qui che te la fai sotto e stai cercando di fare l'analisi logica di ogni riga detta da Scariolo percapire se il Dottorzanetticheringraziamo voglia veramente calare l'impegno o cosa? Dai, pensa alla tua Eurolega da protagonista e lasciami alle mie bulbazie, che non c'è bisogno che stia tu qui a darmi fastidio..

Bavvy - Faremo recupero crediti. A breve ti citofoniamo, diventerai una nostra colonia. Dopo la prima squadra, dopo la femminile, tu sarai la nostra squadra riserve, come la Juventus B.

Piccy - Almeno i gobbi hanno gli arbitri a favore. Tu, da quel che sento, sei vittima di un complotto mondiale.

Bavvy - Intanto io torno in Eurolega, tu a Nardò.

Waimer non sapeva se essere contento di rivederli, dopo che ad un certo punto aveva davvero pensato che la spiaggia l'avrebbe dovuta aprire ad Ozzano viste le intemperie della natura, o se tornare ad essere il rude bagnino che tutti conoscevano. Si pose un attimo il dubbio, poi pensò che lui doveva solo incassare e poco altro. Per questo incassò pure la lamentela della mamma della piccola Aria (sic.), che essendo finiti i Chupa Chups chiedeva se quello fosse un bagno serio o no. Waimer le fece presente qualcosa sull'utilizzo dei medesimi da farla inorridire, tirò un rutto di Nesquik del 1989 e tornò a controllare il suo prato, che per fortuna (sua) si era salvato dall'alluvione. Dura, la vita.

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