Matteo Boniciolli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio e ha commentato il ritiro della squadra di questi giorni a Trapani.
Avevo già fatto un'esperienza del genere quando ero ad Astana e portai la squadra a Istanbul due settimane. L'allenamento non è un momento punitivo, altrimenti distorgiamo il senso della passione che è alla base di questo mestiere. E' chiaro che al ritiro prestagionale in cui si impostano le basi del lavoro di tutto l'anno ci debbano essere soltanto i giocatori e lo staff, ma quando parti per una settimana a questo punto del campionato è giusto lavorare duramente dando anche la possibilità, a chi ha piacere, di portare con sè moglie e figli. Qui facciamo due allenamenti di due ore ciascuno ogni giorno. Ma abbiamo la fortuna di stare in una città fantastica, con dintorni bellissimi e un clima piacevole. I giocatori sono liberi di passeggiare con le loro mogli o fidanzate: ieri sera sono usciti tutti insieme. Meglio così che attaccati a internet o alla playstation.

Tutto questo lavoro di carico non rischia di lasciare scorie per la partita con Ferrara, in programma domenica 12 marzo al PalaDozza? Non credo. Concluderemo la settimana con l'amichevole di domani con Trapani (ore 20,30, al PalaConad), domenica rientreremo a Bologna alle 17, i giocatori riposeranno anche tutto lunedì, e martedì mattina faranno solo pesi e tiro, senza condizionamento atletico.

Gli americani biancoblu crescono. Legion non è proprio la testa calda che si temeva. E' una guardia svizzera. Sta bene. Ha perso due giorni per i postumi della lieve distorsione alla caviglia, ma ha lavorato molto duramente con Parisi.

Knox è oggi uno dei migliori pivot della A2? Sicuramente. Anche perchè adesso, risolti i problemi alla schiena, sta diventando il giocatore che noi pensavamo fosse: stoppa, occupa spazio, corre in contropiede, segna. La sua doppia dimensione, avendo un giocatore come Mancinelli, è fondamentale. A Justin serviva tempo: nella seconda serie turca o in Malesia non lavorano come noi.

I progressi coinvolgono anche i giocatori italiani. Ieri Gandini, dopo il sesto allenamento consecutivo, ha fatto una schiacciata in tap in al volo da applausi. Candi ha attraversato un momento di difficoltà più mentale, paragonabile a quello di chi, uscendo dal College, affronta per il primo anno l'NBA e si sta ritrovando. Montano matura, Italiano, sta completando l'evoluzione da 4 a 3, Mancinelli ora si diverte anche da 3, Raucci ha ritrovato una buona condizione fisica e un buon rendimento, Marchetti, contro Forlì, ha dato un contributo importantissimo.

Discorso a parte per Campogrande. Si sta ingrossando. E' un lavoratore con un'etica clamorosa per la cultura familiare e per come lo ha cresciuto Castellano. Non è ancora un play? Ci vorrà tempo.
Dalla Fortitudo non si muoverà. Mi hanno chiesto sia lui, sia Costanzelli, ma entrambi restano qui.

L'Aquila è a Trapani, mentre la Virtus si gioca la Coppa Italia. Chi la vincerà? Tre partite in tre giorni sono poco indicative. Ribadisco il ritorno di forma della Virtus ed il fatto che Trieste è quella che sta meglio. Do alla Coppa Italia lo stesso significato che avevano dato alla nostra Supercoppa.

Il derby di ritorno si avvicina. Come sarà giocarlo con Legion al posto di Nikolic? Non penso al derby, ma alla gara con Ferrara che ha battuto Treviso e la Virtus a Bologna. Abbiamo sbagliato un tesseramento su dodici giocatori: la percentuale è molto bassa. Ora la nostra squadra è questa. Il mercato? Un inserimento ora potrebbe essere più un problema che un vantaggio. Perchè dovrei dire a qualcuno che è qui di non giocare.

E lo straniero di scorta per i playoff? Ragionando con Pavani, abbiamo concordato che sarebbe più utile un italiano che potesse aiutarci che un americano che per motivi regolamentari dovrebbe stare a guardare. Ma vorrei giocarmi la promozione con questa squadra, di cui sono contentissimo.

(Foto di Fabio Pozzati)

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