Flats Service Fortitudo Bologna - Givova Scafati, cronaca

Flats Service Fortitudo Bologna – Givova Scafati 94-64
34 infilati nel primo tempo, 33 nel terzo quarto. Difetti di gioventù, si potrebbe dire, per una Fortitudo che sembra dover ancora abbandonare le timidezze degli esordi, e dopo aver sofferto una specie di tributo all’ambientarsi in un Paladozza caldo ma non caldissimo – vedi questioni interne tra gruppi di tifosi – si sblocca con un 33-13 nel terzo quarto per domare una Scafati confusa e poco felice, e portare a casa la prima vittoria in campionato. Ridimensionando (per ora) una delle ipotetiche corazzate della A2, e mostrando di essere ancora un potenziale inespresso e da scoprire.
Cronaca
Si parte con Fossa silente, e attacco che funziona sicuramente meglio di quanto non lo faccia la difesa: qualcosa lo si perde in area, ma quando Allen esce per due falli tutto sembra andare un po’ meglio. In F segnano un po’ tutti, e peccato per il concedere una tripla a Walker più o meno al gong, ed è 26-21 interno al 10’.
Torna la Fossa, e sparisce la Fortitudo: di colpo non si segna più, restando sempre titubanti alla ricerca di un extrapassaggio che non si concretizza praticamente mai, e Scafati deve solo fare cesto ogni tanto, nemmeno sempre, per andare avanti 37-34.
9 filati di Sarto attivano un ambiente un po’ floscio, e tutto sembra funzionare un po’ meglio. Senza strozzare Scafati in modo esplicito ma comunque funzionale, i cesti presi per un po’ sembrano estemporanei, mentre davanti un modo per smuovere il tabellone lo si trova sempre. Si va in doppia cifra di vantaggio, lo si conferma nelle azioni successive, e quasi senza accorgersene c’è una sola squadra in campo, ed è 67-50 al 30’.
Diventa subito ventello, e tutto il resto è un accompagnarsi in maniera soffice alla fine della partita cercando di non farsi male. A domenica, a Pilla.