Guido Rosselli è stato intervistato dal Resto del Carlino.

Ecco le sue parole: La vittoria di domenica scorsa contro Piacenza vale qualcosa in più dei due punti in palio. Siamo partiti un po' contratti e questo non ci ha consentito di chiudere il primo tempo col vantaggio che avremmo dovuto avere. Nella ripresa però ci siamo definitivamente sbloccati, e il dato ancora più positivo è che Lorenzo Penna ha tenuto molto bene il campo, dando un contributo importante. Anche gli altri giovani hanno avuto i loro spazi e questo per noi è fondamentale, soprattutto quando non c'è Ndoja che ha un ruolo fondamentale nel nostro sistema.

4000 persone alla Unipol Arena sono un piacere o una responsabilità? Entrambi. Aggiungo anche che ogni giocatore dovrebbe avere come traguardo quello di avere un pubblico così numeroso e vestire una maglia così importante. Chi è venuto a vederci ha visto una squadra che sul campo ha dato il 100% e questo penso sia il modo migliore per ripagare chi è venuto a vederci.

Il pubblico però vi chiede di giocare il campionato per vincere e non per partecipare. Ci è stato chiesto di vincere e su questo io sono d'accordo: noi si deve sempre giocare per vincere. C'è differenza tra dire questo e dire che si deve essere promossi in serie A: su 32 squadre ne sale solo una, chi dice già ora che vuole avere quel posto parte col piede sbagliato. La stagione è lunghissima e i playoff hanno un turno in più rispetto al passato.

E' una stoccata alla Fortitudo? No. Premesso che io penso solo alla mia squadra e che non mi preoccupo di quello che fanno gli altri, è la storia dei playoff che dice che bisogna essere prudenti. Nessuna delle due squadre della finale della passata stagione aveva finito al primo posto il campionato, due anni fa quando io fui promosso in serie A con Torino, Verona aveva dominato il campionato e fu fermata da Agrigento che in quel momento era in gran salute.

I due derby sono l'altro obiettivo della stagione. Quando ci avvicineremo a quelle due date ci penserò, adesso credo sia giusto concentrarsi sulla trasferta di Imola. Essendo stato compagno di Mancinelli per due anni, so bene quanto sia importante la gara contro la Fortitudo.

Non ci penserà ancora, ma legge i messaggi di Mancinelli... Certo. Spesso mi manda immagini di un'aquila che aggredisce un coniglio, ai quali da buon toscano rispondo con messaggi che è bene non riportare.

Quali le insidie di domenica? E' la prima trasferta dell'anno e spesso i gruppi nuovi non sono preparati al fatto che lontano da casa le percentuali al tiro possano calare o che in altre fasi di gioco puoi andare in difficoltà. Inoltre giochiamo contro una buona squadra, che vorrà far bene all'esordio in casa.

Nel frattempo, Klaudio Ndoja continua a svolgere lavoro differenziato. La speranza è che possa esordire domenica a Imola, anche se solo per qualche minuto.

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