(foto Mauro Donati)
(foto Mauro Donati)

Le parole dei giocatori Fortitudo, che hanno parlato alla stampa nel giorno del primo incontro con i tifosi.

Samuele Moretti - Arrivo con grande motivazione, per me a 26 anni è un'occasione molto importante per me stesso e la mia carriera. Ho delle aspettative che verranno valutate dal coach in allenamento e nelle amichevoli. Spero di guadagnarmi sempre più minuti anche rispetto agli altri che hanno più esperienza e vengono da altre categorie o squadre più blasonate.
Dalle esperienze degli anni scorsi ho visto un pubblico molto caldo. Io sono un lottatore, e questa caratteristica credo possa aiutarmi e farmi apprezzare da loro.

Simon Anumba - Dopo l'infortunio avevo un po' di timore. Temevo un recupero lungo, ma assieme allo staff e ai medici stiamo lavorando per tornare il prima possibile e tornare in forma insieme agli altri. La prossima settimana avrò un'altra risonanza e poi valuteremo esattamente i tempi di recupero. Io spero di tornare in una settimana da lunedì prossimo, mi sento bene, ma vedremo. La Fortitudo è uno step molto importante della mia carriera. Ho giocato contro la Fortitudo sia alle giovanili a Reggio e poi con Rimini. Come piazza, palazzo e tifosi è molto importante. Sono molto felice, e spero di fare un altro step in più nel mio percorso personale. Cosa posso dare? Energia, è il mio punto forte. Dare tutto a partire da difesa e rimbalzi, e lavoro sporco. E poi qualsiasi cosa il coach mi chiederà di fare. Mio fratello gioca a Ruvo di Puglia, quando lo incontreremo sarà una grande emozione, com'è stato l'anno scorso a Cividale.
Per me è un anno di riscatto, far vedere che posso fare di più dopo l'ultimo anno a Rimini. Ho scelto di venire qua per questo, e credo che con Caja potrò fare questo step in più.

Valerio Mazzola - Tornare dall'altra parte? Bologna è una piazza con passione, qualsiasi lato è qualcosa che ti stimola, l'ho scelta anche per quello. La A2 dopo tanti anni di serie A? E' una sfida anche per me, un campionato nuovo, è una responsabilità che mi prendo, in questo momento ho bisogno di energia e di essere all'interno di un progetto.
Io sto bene, sono un po' indietro di condizione ma non è un problema. In questi anni mi sono sempre tenuto allenato. Giocherò da quattro, spartendo il ruolo con Sorokas, ho parlato con l'allenatore e l'idea è questo.
Il derby? Io son venuto qua con la voglia di salire, vorrei arrivare a fine carriera con un altro trofeo. Il sogno c'è, vedremo.
La Fortitudo la colloco in una parte molto alta della classifica, abbiamo un buon sistema e una squadra mgari meno talentuosa di altre ma molto disponibile. Caja? Già il fatto che mi abbia chiamato e voluto qui è un bel passo in avanti. Sono stato in squadre con allenatori di eccellenza che però non mi dicevano la verità in faccia. Mi sembra un allenatore molto diretto, ed è già una bella base di partenza.

Vincenzo Guaiana - Tantissimo entusiasmo, è stata una decisione che ho preso subito e molto felicemente. La A2 l'ho giocata 3-4 anni fa, ora ho molta più esperienza. Volevo rimettermi in gioco in una squadra che punta in alto. Si prova a vincere? Sì, l'idea è quella e l'ambizione c'è. I giocatori sono tutti orientati verso la vittoria del campionato, l'allenatore lo conosciamo. Cosa posso dare? Tanta energia e voglia di mettermi in gioco. Spero di essere pronto nel momento in cui servirà. So che avrò un inserimento graduale in questa squadra, il coach me l'ha detto.

Lee Moore - Perché la Fortitudo e la A2? Sento la responsabilità, l'ho sempre fatto in carriera. Non mi fa differenza che sia seconda serie. Posso portare esperienza, difesa, leadership in attacco e intensità.
Essere l'unico americano? Non è un problema, siamo una famiglia e sono stato accolto benissimo. Un modello? Kobe Bryant.
Poche parole e tanti fatti? Sì, mi piace giocare le partite e vincerle. Per ora sono qui da solo, la famiglia mi raggiungerà. Hobby? Mi piace molto guardare altri sport, e visitare posti sempre nuovi.

Paulius Sorokas - Quanto ti chiama una squadra come la Fortitudo è difficile dire di no. Ci siamo messi d'accordo in 24 ore. Avevo giocato solo contro, e i tifosi sono da brivido, non vedo l'ora di giocare per questo pubblico. Il ruolo? Posso giocare quattro e cinque, dove mi chiede l'allenatore, all'inizio penso più da quattro. Il mio ruolo è aiutare la squadra. Caja ci ha chiesto, a tutti, intensità e essere aggressivi. Si parte dalla difesa, e in attacco ha il suo sistema, e questo mi piace tantissimo. Ci aspetta una stagione ambiziosa, e anche complicata perché la A2 è altissimo livello, forse la migliore d'Europa. 

Lorenzo Benvenuti - La chiamata di Caja e della Fortitudo è qualcosa che un giocatore aspetta sempre. È motivo di orgoglio. Siamo tanti lunghi, esperti, e dovremo dare una impronta di fisicità. L’allenatore ha già fatto richieste importanti e noi siamo sul pezzo. Domani c’è la prima amichevole, dovremo cercare amalgama e mettere in pratica le prime indicazioni dateci dal coach. Questo è lo step più importante della mia carriera dopo gli anni di Cento, cercherò di fare del mio meglio per farmi trovare pronto. La serie A è l’obiettivo di tutti, anche mio personale: ci lavoreremo ogni giorno. É presto comunque per fare classifiche.
 

Gianluca Della Rosa - Era da un paio di anni che dovevo venire qua, e in estate ho fatto la mia scelta. Quando la Fortitudo chiama non ci pensi due volte: da pistoiese ero legato alla mia città ma ora ho sposato questa città e questa gloriosa società. Darò tutto. Caja? Ho un bellissimo rapporto, lui pretende tanto e noi per vincere dobbiamo stare alle sue regole lavorando tantissimo. Ho fatto 9 anni a Pistoia, anche da capitano, e all’inizio ovviamente ero un po’ scombussolato. Ma grazie ai compagni e alla società mi sono trovato subito benissimo. E io cercherò sul campo di rispondere all’amore dei tifosi. Per la promozione? Nella mia esperienza so che tutto parte dall’alchimia della squadra, senza giocatori che vadano fuori contesto. Ci vuole una bella atmosfera in squadra da proporre poi in campo. Questo gruppo? Fantinelli ci ha fatto subito ambientare; siamo tutti nuovi e stando ore e ore in palestra faremo bene. Non c’è nessuno che voglia risaltare sull’altro.
 

Alvise Sarto - Ottimo inizio, stiamo lavorando tanto perché abbiamo tante cose da imparare ma c’è tanto impegno e la curiosità di vederci domani nella prima amichevole contro Rieti. Sarà emozionante riaffrontare la mia ex squadra sia domani che in campionato. Caja? É un allenatore che pretende molto, ma é ambizioso e noi siamo venuti qua sapendo che lui ci porterà ad un livello superiore a quello a cui siamo abituati. Essere qui per me è un onore visto chi c’era prima al mio posto. É il momento per prendersi determinate responsabilità ma dopo anni di A2 penso di essere pronto. Penso di poter dare grande impegno, ho caratteristiche precise: pericolosità al tiro, aprire le difese, essere un fattore sia in attacco che in difesa. Il gruppo? Stiamo bene insieme, il punto di riferimento è Fantinelli che conosce già l’ambiente, a lui chiediamo consigli.

Matteo Fantinelli - Sono passati 40 giorni dall’operazione ma sono contento di poter già lavorare con la squadra anche se servirà tempo per essere al top. Domani avremo un interessante banco di prova, ci arriviamo in un buon momento e vedremo se siamo sulla strada giusta. Essere il piu esperto? Io mi sento responsabilizzato dal mio arrivo a Bologna e sapete quanto io ci tenga. Chiaro che con tanti compagni nuovi il mio ruolo è fare capire quanto sia importante indossare questa maglia e quali valori ci siano dietro questi colori. Ma sono tutti bravi ragazzi quindi è un compito agevole. Il campionato? Parlare ad agosto è difficile, si devono aspettare le amichevoli e la Supercoppa. Ci sono squadre già molto avanti, come Rimini, Verona e Scafati. Squadre costruite per il salto di qualità. Ma sappiamo che con spirito di gruppo si possono raggiungere grandi risultati come successo due anni fa. Della Rosa? Per ora abbiamo un rapporto stupendo, siamo ambivalenti e il coach ci userà in base a quelle che saranno le necessità. Non avremo problemi.
 

Il video, grazie a Sportpress


 

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