(foto FIBA Europe)
(foto FIBA Europe)

Mouhamet Diouf è stato sentito da Cosimo Cito per Repubblica. Un estratto dell'intervista.

"Contro la Spagna è stata la mia miglior partita in Nazionale finora. Due anni fa al Mondiale stavo fisso in panchina, ma nelle ultime stagioni sono cresciuto sia fisicamente, sia tecnicamente. E per questo devo ringraziare soprattutto la Virtus e i coach Luca Banchi e Dusko Ivanovic. Hanno capito in cosa dovessi migliorare. In Nazionale siamo come una famiglia, ci vogliamo molto bene e ci crediamo tutti. Crediamo in qualcosa che non sappiamo ancora. Il nostro pensiero è “partita dopo partita”. Vinciamo e dimentichiamo.

Alla Summer League ho capito che a quello livello, se lavoro nella giusta direzione, posso starci. E poi quella è una canotta storica. David Robinson, l’ammiraglio , uno dei primi centri moderni del basket, l’ha indossata. Ho visto tanti suoi video, è un modello per me.

Bologna? È la città dei sogni per uno che gioca a basket: si mangia bene, in centro è bellissimo girarci, c’è un tifo fantastico. Ho tutto, e non è lontana da casa mia,

Gli haters? Ho ricevuto messaggi di tono discriminatorio, razzista in questi anni. Ne ho sofferto, ma poi ho cancellato e sono andato avanti. Il razzismo non ha senso in un mondo come quello di oggi, così aperto agli scambi, alle influenze"

Gli highlights di Virtus - Verona
Il nuovo assetto Fortitudo. Oggi partita contro Caserta