(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Gianluca Della Rosa è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

Stai trovando il passo giusto. “L'inizio non è stato con il piede giusto, ma venivo da anni in una stessa realtà, ho trovato un nuovo coach, e ho avuto bisogno di tempo per calarmi nel nuovo ruolo. Tutti mi hanno aiutato, stanno arrivando i risultati, e questa è la cosa che più conta”

Questa squadra non è stata costruita per la promozione, ma sta facendo bene. “Siamo una squadra di ottimi giocatori, tutti appena arrivati a parte il capitano Fantinelli, e l'inizio in queste condizioni non è mai facile. Il Paladozza aiuta tanto, ci fa dare qualcosa di più, ma in generale siamo una ottima squadra in un campionato equilibrato, con tante altre avversarie che lottano per l'alta classifica, è una bella categoria”

Harris ha avuto già un impatto positivo. “Ottimo atteggiamento. Si è messo subito a disposizione della squadra per capire di cosa avesse bisogno. Ha fatto una partita intelligente, capendo la nostra situazione e dandoci una grandissima mano, specie nei momenti di difficoltà”

Quando si è infortunato un lungo è arrivato un esterno, ti ha dato fastidio? “Assolutamente no. In un contesto di squadra che vuole fare bene, se si fa male un giocatore importante qualcosa si deve fare. Non c'era nessuno nel ruolo di Benvenuti, e coach e società si sono mosse per alternative. Per una squadra che punta in alto era giusto fare un innesto di mercato. Imbrò non ha bisogno di presentazioni, è un giocatore molto forte anche se è stato sfortunato, e io sono stato contento perchè non importano i minutaggi ma il bene della squadra”

Lui come sta? “Ha ripreso a correre, ma continua a lavorare a parte con il preparatore atletico. Ma sta recuperando"

Quanto starà fuori ancora? “Quando si inizia a corricchiare poi passa un'altra quindicina di giorni, perchè devi anche riprendere i movimenti sul campo. Forse rientrerà a metà dicembre”

Giocate di fianco ad un guerriero come Sorokas. “Quando si prende uno straniero, si chiede sempre a qualche suo ex compagno un qualche commento. E nessuno me ne ha parlato male, e questa è una cosa rara. Intanto parla italiano meglio di me, poi in campo è intelligentissimo, sa sempre cosa fare, riesce a mettere quella energia che ti aiuta a dare qualcosa in più”

La Virtus come ti sembra? “Non me ne vogliano i fortitudini ma sono veramente forti. Hanno vinto lo scorso campionato, e malgrado parecchi cambiamenti sono ripartiti da dove erano finiti, facendo bene anche in Eurolega”

Un giocatore di high school come Lonzo Ball sarebbe determinante in WNBA? “Non ho mai visto una partita di femminile, ma forse un po' di differenza c'è”

Se in Fortitudo facessi fatica, potresti dire di essere donna e giocare nel femminile. “Farei fatica pure lì…”

Come ti trovi con Fantinelli? “E' la prima volta di giocare accanto ad un altro play. Mi piace, avere due portatori di palla nel quintetto è importante se si affrontano squadre che pressano. Ovvio che quando ad esempio ho diviso il ruolo con Saccaggi ero io a portare palle e lui a fare la guardia, qui invece è il contrario anche per via delle assenze. Trasmette sicurezza quando imposta il gioco, se ha lui la palla capita sempre qualcosa di buono, riesce a far segnare anche me”

Caja è visto come un sergente di ferro. “Già da due anni ci sentivamo, perchè mi aveva già chiamato. Per me è un onore che un allenatore del suo calibro si sia speso per avermi in squadra, e ovvio che sia uno che pretende tantissimo: quando sai che lo avrai, sei preparato ad uno che vuole vincere, che vuole la perfezione. Mi sto trovando molto bene, lui ti fa dare il massimo ogni giorno e ti insegna tante cose che nella mia esperienza - e un po' ne ho viste - non avevo ancora notato. Riesce a farmi aprire gli occhi e a farmi chiedere dove sia stato in questi anni. Pretende tanto, devi essere pronto a tutto, non fa distinzioni ma ti dice bravo se lo meriti così come quando ti critica”

Un allenatore che vorresti avere? “Pozzecco. Mi è sempre piaciuto come giocatore e persona, penso sia un coach che dà fiducia, sa come stare in un gruppo, come lui se ne vedono pochi. Ma allena a livelli superiori dei miei, quindi rimarrà come un sogno”

E' un gaudente, e quando lo sei la gente ti critica. “Sono stato allenato da Vincenzo Esposito, che mi ha lanciato e che mi ha insegnato tantissimo. A volte mi diceva di fare delle cose, si arrabbiava perchè non ci riuscivo, e io gli rispondevo che non tutti potevano avere il suo talento… Quando incontri allenatori che sono stati giocatori fenomenali, a volte possono pensare che tutto sia facile come lo era per loro”

Anumba sta facendo molto bene. “E' un super. Si è fatto male subito, poi dopo il primo rientro ha avuto altri problemi al polpaccio. Non era in condizione, doveva recuperare, e bravissimo adesso a farsi trovare pronto, specie a Cento: mi metto nei suoi panni, dopo tanta panchina non è mai facile partire titolare, specie in una squadra come è la Fortitudo. Mette l'energia di cui abbiamo bisogno”

E' una Fortitudo da promozione? “Sono scaramantico, vorrei non rispondere. Ma assicuro che ce la metteremo tutta nonostante le difficoltà e l'equilibrio del campionato. Vedremo domenica dopo domenica, so per certo che lotteremo fino all'ultimo”

Qualche tuo gesto scaramantico? “La stessa routine prima della partita, come la sessione di tiro prima che entri il pubblico”

In allenamento fai canestro? “Sempre, poi con il pubblico un po' meno…”

 

 

 

 

 

Il prepartita di Ivanovic. Pajola tra i convocati