Prima della presentazione di Banks e Happ, c'è stata la conferenza stampa in cui Lavoropiù (nella persona di Matteo Naldi) e la Fortitudo, nella persona di Christian Pavani, hanno descritto l'accordo che ha portato Lavoropiù a tornare main sponsor.


Matteo Naldi - "Ormai questo è diventato un appuntamento canonico, quasi un rituale scaramantico. Ma stavolta ci sono due ragioni emotivamente importanti: intanto che dopo mesi si riesca a parlare di sport, e di basket. Poi, siamo qua per presentare la maglia e i ragazzi, con Lavoropiù che torna ad essere main sponsor. Ora come allora, dopo qualche anno di difficoltà, perchè abbiamo iniziato a collaborare (perchè è una collaborazione, non una sponsorizzazione) dal 2013, e dopo che nel 2018 dopo qualche piccola difficoltà siamo diventati main sponsor in una stagione strepitosa. Anche quest'anno l'accordo tra me e Pavani è stato immediato. in un momento non bello Lavoropiù vuole dare un segnale a tutti, alla città, e siamo convinti che ne usciremo a testa alta. Facciamo un grande in bocca al lupo alla Fortitudo e a tutto lo sport e al basket italiano, con l'augurio che anche altre società possano trovare sulla propria strada altre Lavoropiù che credano e scommettano sulla rinascita.
Abbiamo salvato la Fortitudo? La Fortitudo si è salvata da sola, noi come tanti altri sponsor l'abbiamo aiutata in questo viaggio. E' un accordo biennale, con la facoltà di parlarne a fine della stagione. Questo perchè già non sappiamo cosa ci sarà nel novembre 2020, pensare al settembre del 2021 è ancora più complicato.
Eventuali "extrabudget" per rendere la squadra ancora più competitiva? Siamo in un mondo in cui le sponsorizzazioni non sono più come anni fa, la nostra è una collaborazione che va avanti da anni, diamo il personale per aprire il palasport, e posso solo dire che davanti ad eventuali esigenze ne parleremo con la società.
Cosa ha fatto scattare la voglia di tornare? La molla è quella che ci ha sempre spinto a collaborare con tante realtà presenti sul territorio italiano e bolognese. Mai come quest'anno dare un segnale è fondamentale, e la proprietà di Lavoropiù lo ha capito. Scelta ponderata, in un periodo di crisi globale inedita. E non abbiamo mai avuto dubbi nell'affiancare la Fortitudo.
Le aperture del pubblico? Ora lo sport sta mettendo sul piatto qualcosa con un valore inferiore, e non penso che il calcio senza pubblico sia stato divertente. Il pubblico fa parte dello show, e speriamo che il prodotto torni ad essere quello che era, con il tempo che ci vorrà. Serve ottimismo."




Christian Pavani - "Io ringrazio Lavoropiù, che sentii quando eravamo in quarta serie ma che fin da subito è stata una azienda che ha creduto in noi, come altre che ci hanno dato una mano. Loro ci sono stati nel momento del bisogno, e sono quegli amici che più ti rimangono nel cuore. Accoppiata vincente è lo slogan perfetto, sono amici più che partner. Ci siamo confrontati mille volte, mettendoci sempre la volontà di fare bene. Oggi è bello parlare della ripartenza del basket italiano, in un momento difficilissimo, e una azienda che si fa trovare pronto è come trovarsi di fronte a Babbo Natale. Ma devo ringraziare anche i miei collaboratori, e a Lavoropiù che ci ha sposati.
Si rischia di aprire senza pubblico? Senza pubblico non è sport. Grazie alla Regione e a Bonaccini siamo al 25% di capienza, ma se restiamo chiusi rischiamo di chiudere la passione, ed è un controsenso visto quello che succede in altre realtà economiche. Dopo la Supercoppa chiediamo che dal 7 ottobre l'apertura sia ampliata, perchè non è solo un problema economico, ripeto, ma perchè si spegne la passione, si spegne il merchandising, si spegne anche la stampa. Siamo tutti sulla stessa barca, e chiedo che venga fatto uno sforzo anche per noi. Non ci meritiamo lo zero, il 25% abbiamo visto che possiamo gestirlo, ora chiediamo il 50%, e aspettiamo un segnale: a me non piace urlare, ma vorremmo essere coinvolti."



(foto Mauro Donati)

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