Su richiesta del Corriere di Bologna, in occasione dello speciale derby, il presidente di Legabasket Umberto Gandini ha risposto con una lettera, intitolata "Bologna fortezza del basket".

Un estratto delle sue parole.

I segnali di fiducia che ci hanno accompagnato nel momento della ripresa e che sono sfociati nella Supercoppa con cui abbiamo festeggiato i 50 anni della Lega Basket, avevano restituito a Bologna, pur all'interno dei limiti di
sicurezza e capienza necessari, il clima del derby. Due derby giocati con intensità e che, negli auspici di tutto il movimento, costituivano allora solo l'antipasto delle sfide di campionato da godere dal vivo, almeno da parte di un numero di spettatori che si ipotizzava in progressivo aumento. Non sarà purtroppo così, l'epidemia ci ha privati anche di questo, ma la nostra voglia di giocare, costretta ora a rallentare il passo di fronte alla corsa sempre più veloce del virus, resta comunque intatta: si va in campo, sino a quando sarà possibile e fino a quando lo vorranno le società, perché il basket comunque non molla.
I protagonisti lo giocheranno senza il calore del pubblico, componente essenziale di questa sfida che da sempre divide in due la città e che ha creato una rivalità che ora appartiene alla storia della pallacanestro, e che dalla fine degli anni Novanta ha fatto decollare il nostro movimento di vertice regalando a Bologna l'appellativo di "Basket City". Una fortezza che ora, anche se assediata dal virus, come tutto il basket, deve resistere.

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92